Prove di futuro a Trento nord

Due giovani preti incaricati della pastorale giovanile di tutta la città vivranno ai Solteri insieme al pluriparroco di Cristo Re. Altra novità il rientro in diocesi di tre Fidei Donum

Si apre uno squarcio di pastorale del futuro all’orizzonte della ripresa autunnale: da ottobre – a seguito delle nomine elencate a pag.15 – tre preti trentini daranno vita ad una comunità presbiterale presso la canonica dei Solteri: vivranno insieme, con mandati specifici. E’ una significativa sperimentazione, motivata da riflessioni lontane e maturata per urgenze ravvicinate.

Merita di essere compresa nei suoi elementi più “profetici”.

Entriamo nel dettaglio della scelta intravista a Trento Nord dalla Chiesa trentina: da ottobre presso la canonica dei Solteri condivideranno la vita fraterna un “multiparroco” e due giovani preti.

Il primo è don Mauro Leonardelli, 48 anni, parroco di Cristo Re, Madonna della Pace, Sant’Apollinare, Solteri e Vela; accanto a lui rimane il vicario parrocchiale don Francesco Viganò, 28 anni, che condividerà però l’incarico di responsabileper la pastorale giovanile dell’intera zona pastorale di Trento con don Lorenzo Iori, 34 anni, in arrivo da Mori dove era vicario parrocchiale.

Come mai questi due giovani “don” insieme ad un altro pretenon certo anziano? – potrebbe chiedersi il lettore – e come mai staranno lì a Trento Nord in quello che potrebbe sembrare uno “spreco” di forze giovanili? I motivi vanno ben oltre i confini cittadini e affondano in quella riflessione che negli ultimi anni ha visto emergere forte anche nella Chiesa trentina l’esigenza di favorire esperienze di fraternità sacerdotale (già attive in diocesi come Modena), dove il sacerdote – esposto alla prova da carichi di lavoro stressanti per impegni pastorali sempre più estesi– possa godere del sostegno di altri confratelli. Per dirla con il vicario per il clero, don Ferruccio Furlan, che ben conosce i “suoi” confratelli, “è importante verificare come queste esperienze di vita comunitaria possono aiutarci a vivere il nostro ministero in una dimensione comunionale che viene così tenuta viva anche nel quotidiano, lungo la settimana”.

“La comunità presbiterale a Trento Nord sarà una costruzione da inventare giorno per giorno – spiega don Mauro, che ha accettato con favore di accompagnare questo progetto in fieri –, ma certamente sarà un’esperienza di vita comune con momenti di preghiera insieme, confronto e supporto reciproco anche nella condivisione dei pasti, come peraltro già da un anno e mezzo abbiamo assieme La novità non è assoluta, ma è determinata.

Altre forme di vita comunitaria sono state avviate in Trentino in passato (si pensi a due preti responsabili di un’Unità pastorale oppure a parroco e vicario parrocchiale) e sono in corso, anche come condivisione del parroco con i collaboratori pastorali anziani. Eppure quello che si apre sotto il comune tetto dei Solterivuole essere un esperimento in grado di segnare una prospettiva, una modalità che anche i laici possano comprendere e valorizzare. La pastorale giovanile dell’intera zona pastorale di Trento Nord comprende circa 45 parrocchie e una popolazione di quasi 130 mila abitanti: il fatto di poterla “pensare” e organizzare da due giovani preti insieme, con necessaria suddivisione di presenza poi sul territorio molto vasto, risulta di reciproco incoraggiamento.

Potrebbe vedere in essa “una scommessa sui giovani di oggi” – secondo un’espressione usata dal vicario di zona don Claudio Ferrari, favorevole a quest’innovazione – che parte dall’accompagnamento dei gruppi parrocchiali e degli oratori, ma s’intreccia naturalmente con la pastorale universitaria e anche con quel numero crescente di giovani che – anche per motivi di studio o di lavoro prendono casa in quest’area cittadina.

Per ora non resta che augurare buona estate ai preti trentini che cambieranno sede.

Oltre che sul territorio, un cambiamento si registra anche al centro diocesi dove il rettore del Seminario don Tiziano Telch viene chiamato anche ad occuparsi come delegato vescovile dell’Area Annuncio e Sacramenti prendendo il testimone da don Rolando Covi, nominato parroco a servizio delle comunità di Rovereto Santa Maria e altre nove parrocchie della Vallarsa.

Bentornati dall’America Latina anche ai tre missionari Fidei Donum che trovano ad attenderli pure ambiti di lavoro con tante parrocchie: si tratta di don Angelo Gonzo (sarà Parroco a Civezzano, Bosco di Civezzano, Sant’Agnese, Seregnano), don Gianni Poli (Parroco a Ponte Arche, Balbido, Ballino, Campo Lomaso, Cares, Cavrasto, Fiavè, Godenzo-Poia, Lundo, Quadra, Rango, S. Croce del Bleggio, Vigo Lomaso, Dorsino, S. Lorenzo in Banale, Seo, Stenico, Tavodo, Villa Banale) e don Bruno Morandini (Parroco a Cavedine, Calavino, Lasino, Stravino, Vigo Cavedine). La loro esperienza – pensata come un periodo di più di dieci anni da condividere con i popoli del Sud del mondo – è arrivata al termine ma prosegue non solo idealmente nella “missione” sul territorio trentino.

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