Torna il vescovo “peruviano”

E’ rientrato in questi giorni dal Perù mons. Adriano Tomasi Travaglia, il frate francescano trentino nominato vescovo da Papa Giovanni Paolo II nel 2002 e divenuto uno dei vescovi ausiliari della capitale andina. Dopo una permanenza a Roma, il presule in Trentino ricorderà domenica ?? giugno il prestigioso traguardo dei suoi 50 anni di sacerdozio incontrandosi con i propri famigliari e sostenitori che da sempre lo lo appoggiano nella sua articolata attività di promozione sociale in terra peruviana. Presiederà, quindi, varie celebrazioni eucaristiche a S. Donà, Montevaccino e in Duomo a Trento, nonché in altri centri della provincia. La felice ricorrenza dei suoi dieci lustri di servizio a Dio e alla Chiesa si concretizzerà, in particolare, nel presiedere la Santa Messa nella cattedrale di S. Vigilio a Trento domenica 29 giugno alle ore 10.

Nato a Gardolo di Mezzo il primo novembre 1939, il futuro vescovo è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1964 nel Duomo di Trento dall’allora arcivescovo mons. Alessandro Maria Gottardi. Fra i numerosi religiosi e sacerdoti diocesani ordinati in quello stesso giorno, ricordiamo anche l’attuale arcivescovo di Trento mons. Luigi Bressan.

Padre Pachi (come affettuosamente è chiamato) in tutti questi decenni di impegno pastorale e sociale ha lavorato intensamente a Lima dapprima nel “Colegio Juan XXIII°” a fianco di mons. Ferruccio Orazio Ceol, vescovo originario di Daiano, ereditandone poi la direzione dell’istituto. Parallelamente ha seguito la comunità sino-peruviana in un cammino di integrazione e crescita all’interno della società della metropoli andina. Ha operato prima come vicepresidente e poi per nove anni come presidente del Consorzio dei Centri Educativi Cattolici del Perù. Negli anni ’80 del secolo scorso ha realizzato il “Colegio Tècnico Peruano Chino” a Huaycan, una dozzina di km da Lima, per dare la possibilità ai giovani più poveri di poter apprendere una dignitosa professione. La zona era tristemente famosa per essere stata per anni la meta preferita delle scorrerie dei terroristi filo-maoisti di “Sendero luminoso”. Nel 2007 ha aperto i battenti a Manchay,  nel distretto di Pachacamac, alla periferia di Lima,  l’Istituto Tecnologico Trentino “Juan Pablo II” grazie soprattutto ad un progetto di solidarietà internazionale e aiuti allo sviluppo finanziato dalla Provincia autonoma di Trento.

Mons. Tomasi è stato membro del Consiglio mondiale per l’Educazione Cattolica (O.I.E.C.) e presidente della Confederazione Interamericana per l’Educazione Cattolica. Da quando è vescovo non ha certo dimenticato il suo spirito francescano che lo vede impegnato in attività di solidarietà per garantire un’alimentazione adeguata, istruzione ed assistenza sanitaria per i più poveri. Un lavoro che lo ha spinto a creare realtà di microcredito e cooperazione perché la gente si abitui a camminare un po’ alla volta con le proprie gambe. Padre Pachi sa che la parola speranza fa rima con perseveranza. Con fiducia prosegue il suo impegno pastorale facendo sue le parole di Papa Francesco: “Non fatevi rubare la speranza!”.

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