le parole della superiora

Suor Licia Mazzina è la ministra della congregazione che sabato 26 ha accolto il “sì” di suor Mara. Le Suore Francescane dei Poveri, presenti in Italia, negli Stati Uniti, in Brasile, in Senegal, nelle Filippine, vivono la loro missione attraverso l’amore e il servizio ai poveri e ai bisognosi. “Oggi più che mai il volto dei poveri chiede aiuto e grida in tutte le nostre città e società”, dice suor Licia Mazzina

Che cosa significa per il vostro ordine accogliere oggi una ragazza?

Significa fare spazio, accogliere la vita, accogliere la presenza stessa di Gesù che ogni ragazza che viene da noi ci porta, quindi una nuova creatività, una nuova esperienza di vita, una nuova dimensione di comprendere e credere nel Vangelo.

Che cosa suggerisce ad una giovane che voglia donarsi a Dio?

Prima di tutto un cammino di libertà interiore, di conoscenza di se stessa, un cammino di libertà ad accogliere il dono dell’amore che è Gesù stesso, perché la vita della religiosa è una vita semplice, bella ma anche tanto ricca e profonda che ci sfida ad incontrare la sofferenza, il dolore: ci sfida a sanare le piaghe. Quello che proponiamo ed offriamo è soprattutto un cammino di libertà interiore capace di dono.

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