Generare alla vita di fede

Sono state definite “Linee per la pastorale battesimale per le Chiese del Nordest”: presentano le indicazioni che propongono i vescovi del Triveneto, raccogliendo le loro riflessioni emerse durante la “due giorni” tenutasi a Cavallino (Venezia) poco più di un anno fa, con la partecipazione anche dei responsabili diocesani per la catechesi e per la famiglia, sul tema «Generare alla vita di fede: genitori e sacramento del Battesimo».

Particolare rilievo è dato all’impegno delle comunità cristiane: l’incontro personale con Cristo, infatti, si realizza grazie alla mediazione delle comunità dei credenti. I vescovi definiscono l'iniziazione cristiana “una scommessa sulla bellezza della testimonianza cristiana”: “Prima di interrogarci, allora, sulla reale convinzione con la quale i genitori chiedono il Battesimo per i loro piccoli e li portano al catechismo in parrocchia – scrivono -, le comunità cristiane sono chiamate a interrogarsi sulla loro fedeltà alla parola di Dio e a verificare se in esse è possibile cogliere la 'vita nuova' dei cristiani e restarne affascinati, nonostante i limiti e le povertà di ognuno”.

I vescovi avvertono la necessità di ripensare, “nella prospettiva di un rinnovato primo annuncio”, ciò che viene offerto alle mamme e ai papà quando accompagnano un figlio al Battesimo e nella prima educazione cristiana dei figli. Come punti condivisi e comuni di una pastorale battesimale nell’area triveneta, il testo si sofferma sulla preparazione dei genitori (e dei padrini), sul tempo successivo al Battesimo (non sia un “tempo vuoto di attenzioni pastorali”) e sulla valorizzazione delle scuole parrocchiali dell’infanzia in quella particolare fase evolutiva dei bambini.

Il documento – che uscirà con data 31 gennaio 2015 (giorno, per la Chiesa, della memoria liturgica di S. Giovanni Bosco, grande pastore ed educatore) – accenna anche a due “delicate questioni inerenti alla pastorale battesimale” – i criteri di ammissibilità al Battesimo e la scelta dei padrini. Esso si conclude con l'invito agli Uffici diocesani per la catechesi e a quelli per la pastorale della famiglia, affinché “cooperando in comunione, predispongano strumenti e materiali per la pastorale battesimale e per la pastorale delle prime età, formino catechisti dedicati alla catechesi dei genitori, propongano ai parroci di aprirsi a una rinnovata prassi battesimale e post-battesimale”.

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