Operatori dei media cattolici del Triveneto a confronto, venerdì scorso al Cum di Verona. Un centinaio, fra delegati diocesani delle comunicazioni, giornalisti, personale tecnico e amministrativo si sono confrontati sulle sfide attuali del settore e su possibili sinergie interdiocesane. A guidare l’incontro l’arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan, in qualità di presidente della Commissione Episcopale Triveneta per le comunicazioni sociali. Non casuale la scelta della sede della giornata di studio e confronto nei gruppi di lavoro: il CUM, Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese, quasi a ribadire l’importanza del fare rete, soprattutto in un momento di difficoltà che certo non risparmia la comunicazione ecclesiale. Un concetto sul quale si sono soffermati i relatori del convegno: il direttore nazionale dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Cei, monsignor Domenico Pompili e soprattutto il neo-direttore dei media Cei TV2000 e Radio inBlu, Paolo Ruffini. “La Chiesa – ha detto ai microfoni di radio Trentino inBlu – è per definizione una rete, una comunità di diversi, ognuno col suo carisma. Dobbiamo recuperare capacità di essere significativi, valorizzare la nostra diversità, ma se non siamo una rete non siamo significativi”.

Pompili ha sottolineato il ruolo degli uffici di comunicazione sociali per coordinare i “tavoli di regia” dei vari media diocesani. Fra le iniziative concrete trivenete le radio presenti hanno deciso di riavviare la rubrica “Passi a Nordest” con contributi settimanali dalle diverse emittenti. Auspicato infine anche un impegno più deciso nella presenza su Internet e un'attenzione alle sale della comunità, soprattutto dopo la “rivoluzione digitale” che ha interessato il cinema.