Lo stile altruistico, la salvaguardia del territorio

Il ringraziare Dio per i doni della terra al termine dell’annata agraria, coincidente con la festa di San Martino, è un appuntamento che nella cultura contadina affonda le proprie radici nei secoli scorsi, quando l’agricoltura in Trentino rappresentava l’unica forma di sostentamento e l’alternativa alla migrazione delle genti dalle valli. Quest’anno l’evento è stato festeggiato a Mezzolombardo. La festa, organizzata dalla Coldiretti trentina in collaborazione con il gruppo 3P del paese rotaliano e il gruppo delle donne rurali di Salorno, ha richiamato in paese tutti i rappresentanti del mondo agricolo provinciale e locale e di monsignor Luigi Bressan, che ha officiato la Messa nella suggestiva chiesa della Natività di San Giovanni Battista, insieme al parroco don Mario Busarello. Complice la bella giornata di sole, la piazza e il sagrato della chiesa formavano un suggestivo colpo d’occhio di colori: i contadini rotaliani hanno posizionato decine di trattori e un carro antico addobbato a festa con i prodotti dei campi dove svettavano le bandiere gialle di Coldiretti.

Durante l'omelia monsignor Luigi Bressan ha ricordato le sue origini contadine, il lavoro in stalla e nei campi, rivendicando la dignità del contadino soprattutto delle donne verso le quali ha avuto parole d’affetto: “dobbiamo riconoscere il ruolo della donna, spesso meno appariscente ma fondamentale, e oggi vogliamo rendere omaggio a loro e in particolare alle donne rurali, che manifestano con la loro ricca sensibilità la primaria collaborazione per i figli e per il vero successo della vita nella coesione famigliare”. Durante la riflessione a commento del Vangelo il vescovo ha sottolineato l’importanza dell’altruismo, oltre a quello della gratitudine, accennando alla questione “vitalizi”: “gli esseri umani sono tutti interdipendenti e quindi non possiamo pensare soltanto a evitare il male, ma almeno a restituire il corrispondente al bene ricevuto, in un orientamento altruistico che va oltre la legge civile”.

All’evento erano presenti anche il presidente della provincia Ugo Rossi, che ha ribadito la necessità di “coniugare innovazione e ricerca in agricoltura, settore strategico per il sistema produttivo provinciale che ancora oggi attira molti giovani impegnati nella salvaguardia del territorio”. C’erano anche gli assessori Michele Dallapiccola e Tiziano Mellarini, i rappresentanti del mondo cooperativistico locale e alcuni sindaci dei paesi limitrofi, tutti a forte vocazione agricola. Al termine della celebrazione eucaristica, monsignor Bressan ha benedetto i mezzi agricoli. Gabriele Calliari, presidente della Coldiretti, ha invece evidenziato come il prossimo Expo 2015 rappresenti “un’occasione strategica per il Trentino di dimostrare ancora una volta la qualità dei prodotti agricoli e le potenzialità dell’intero settore con tutte le sue specificità. L’assessore Michele Dallapiccola ha parlato infine di “programmazione e accoglienza”, le due facce che meglio rappresentano l’agricoltura e il turismo trentino.

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