“Mi avete accolto con disponibilità e pazienza”

Don Duccio Zeni lascia il Primiero per andare a Mattarello, dopo aver guidato per sette anni le cinque parrocchie dell’unità pastorale “Soprapieve”. Il nuovo parroco, don Giuseppe Da Prà, farà il suo ingresso domenica 26 ottobre.

Domenica scorsa le cinque parrocchie si sono riunite nella chiesa arcipretale di Pieve per salutarlo. Lui ha ringraziato tutti, ripercorrendo le gioie e i dolori di questi anni passati insieme. “Mi rendo conto che ho imparato tanto e mi scuso, soprattutto con i più stretti collaboratori, se i miei limiti hanno pesato su di voi o non hanno permesso di fare ancora meglio”, ha detto il parroco.

L’affetto e la gratitudine per questi anni passati insieme si è manifestato nei modi più diversi: dalla chiesa affollatissima, ai cori delle cinque parrocchie uniti in un’unica voce, un album fotografico pieno di ricordi, la presenza dei confratelli, sacerdoti e frati, con in quali in questi anni ha condiviso questo pezzetto di cammino. Poi in oratorio per un saluto finale, circondato dall’affetto di tutti.

Di Don Duccio resterà il ricordo di un parroco capace di proporre una chiesa vicina e accogliente, capace di essere “chiesa viva” nella quotidianità. Di una persona sorridente, sempre pronta ad accogliere il prossimo, che ha lasciato il segno nei suoi parrocchiani di Fiera di Primiero, Sagron Mis, Siror, Tonadico, Transacqua e nell’intera comunità di Primiero. “Arrivato qui al mio primo incarico come parroco mi avete accolto con grande disponibilità ed avete avuto la pazienza di accompagnarmi per vivere insieme il nostro essere Chiesa”, le parole di don Duccio, che affida a un versetto del Vangelo di Matteo, la sintesi dell’esperienza vissuta con i propri parrocchiani: “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli”.

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