Tra fede e artigianato

Il Campanon de l'Ave Maria non suona più le ore e le funzioni per la parrocchia di Bolognano. Al suo posto, presto arriverà la nuova campana, intitolata alla Beata Vergine Addolorata: lo scorso lunedì un gruppo di 60 fedeli si è recato a Innsbruck per assistere alla sua nascita, nella fonderia campanara della famiglia Grassmayr, azienda che crea campane dal 1599. Una giornata che ha mescolato fede e arte artigiana, momenti di preghiera e di stupore davanti alla perizia degli operai specializzati.

Il Campanon de l'Ave Maria, la più grande delle nove campane che abitano il campanile di Bolognano, è andata in pensione dopo un onorato servizio reso al paese fin dal 1923, quando venne fusa e montata su ceppi di ghisa originali, firmati dalla ditta Cavadini di Verona. Da oltre un anno il battaglio non suonava più come una volta, un rumore scordato rispetto alle altre compagne di rintocchi.

Il consiglio economico della parrocchia si era così rivolto ai tecnici che, dopo aver lavorato sul campanile per due settimane, avevano decretato che la campana andava sostituita perché la crepa di oltre 30 cm che mostrava sulla parte basse non poteva essere riparata. La parrocchia ha così avviato una raccolta di offerte per raggiungere la spesa di 30 mila euro per una nuova campana. Il Comune di Arco, da parte sua, ci ha messo tremila euro. “Dovremmo cambiare anche i motori che azionano le campane, ma aspettiamo perché sarebbero altri 30 mila euro”, dicono dalla parrocchia.

Lo scorso lunedì sono dunque partiti due pullman, direzione Innsbruck, presso la Grassmayr, la ditta che si è occupata della nuova campana (l'italiana Cavadini di Verona ha cessato l'attività negli anni 70). “Un successo inatteso perché all'inizio pensavamo di essere in pochi”, spiega Lino Rosà, che si è occupato dell'organizzazione della gita. “Poi, invece, si sono unite molte persone, tra cui anche famiglie. Bello che ci fossero anche dei bambini, e bella la giornata primaverile che abbiamo trovato a Innsbruck”.

Il gruppo, arrivato in Austria in mattinata, ha effettuato un giro turistico con la guida prima di pranzare nei pressi della Grassmayr e di visitare il museo delle campane che la ditta ospita. Alle 15, in via eccezionale di lunedì, poiché di solito accade il venerdì (giorno e ora carichi di significato), gli operai dell'azienda hanno dato il via al processo di fusione. Un forno a 1.100 gradi, stagno e rame per la lega del bronzo, un palo di faggio secco per mescolare il magma incandescente. E preghiere: all'inizio dei lavori, i fedeli venuti ad assistere al procedimento recitano un Padre Nostro, gli operai invocano il nome di Dio mentre versano il liquido nella matrice della campana.

Un momento che unisce sacro e profano. Una volta che la lava di bronzo è scesa nello stampo, la campana è in fase di gestazione e lo resta per una settimana. Un metro e 29 di diametro e 1.191 chili di peso, la Beata Vergine Addolorata recherà su sé preziose incisioni di una Annunciazione, una Madonna Addolorata al centro, una Natività e San Floriano. Sulla cima e in basso saranno raffigurate foglie di vite e rose. I fedeli di Bolognano ora la aspettano.

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