Un diario per Chiara Luce

Arco. Chiara Luce Badano è stata una ragazza ligure bella, estroversa, esuberante, sportiva, fino all'età di 18 anni, quando, nell'ottobre del 1990, un tumore alle ossa interrompe la sua breve e gioiosa vita. Chiara ha combattuto la malattia e le sofferenze con l'arma della fede, grazie alla quale ha brillato di serenità fino all'ultimo. Per questo è stata proclamata beata il 25 settembre 2010.

Il ricordo della sua esperienza sarà proposto nello spettacolo “Un diario per Chiara Luce”, domenica 1° marzo alle 15 all’oratorio di Arco. Alle 20.30 sarà proposta una replica, sempre all'oratorio.

Chiara Luce faceva parte del Movimento dei Focolari, ed è stata proprio la locale comunità focolarina a chiamare il gruppo musicale originario del Triveneto che ha pensato e scritto lo spettacolo. Sul palco verranno eseguite canzoni, musiche e proiettati dei video sulla vita della ragazza, con un'attenzione particolare al rapporto con la fede che l'ha vivificata nelle sofferenze della malattia.

I genitori della ragazza hanno permesso di attingere al materiale privato che documenta le sofferenze della giovane, che perse l'uso delle gambe e fu costretta a numerosi interventi chirurgici alla schiena. Era il 1989 quando Chiara, giocando a tennis, avvertì i primi sintomi dell'osteosarcoma che dopo nemmeno un anno l'avrebbe uccisa. Tuttavia non perse mai la fiducia, accettando tutto con il sorriso e dandosi da fare attivamente per la comunità.

“Questa iniziativa è nata grazie alla collaborazione con l'oratorio di Arco”, spiega Tullia Pisoni, portavoce della comunità dei Focolai di Arco e Riva. “Noi l'abbiamo accettata volentieri. L'oratorio ha perfino una sala intitolata alla beata Chiara Luce: si sono detti subito molto interessati”.

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