Bomba Rovereto, concluso con successo il disinnesco

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C’è voluta poco più di un’ora di lavoro domenica 15 febbraio agli artificieri del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento per rendere inoffensiva la bomba d’aereo di fabbricazione americana, risalente alla Secando guerra mondiale e del peso di 1000 libbre (oltre 450 Kg), rinvenuta nel cantiere edile presso l’ex Manifattura Tabacchi a Borgo Sacco (Rovereto). Alle 9.13 gli artificieri al comando del colonnello Luigi Musti hanno iniziato la fase di despolettamento dell’ordigno, rimuovendo uno dei due inneschi e neutralizzando l’altro, isolandolo con procedure apposite dal resto della bomba.L’inizio dell’operazione “Turris” (“torre”: la bomba è affiorata proprio sotto la vecchia ciminiera della Manifattura) è avvenuto alle 8.30 con l’evacuazione della zona rossa (900 metri di raggio dalla bomba): circa 5 mila persone hanno dovuto abbandonare le loro case. Numerose persone, soprattutto anziani, sono state accolte al centro di accoglienza allestito presso l’Istituto Arcivescovile in via Bettini. Altre 16 mila persone sono dovute restare nelle loro case all’interno della zona gialla.Alle 10.32 è stato revocato l’ordine di evacuazione e sono state riaperte l’autostrada del Brennero, la strada provinciale, la statale 12 del Brennero e la ferrovia Verona-Brennero.La bomba è stata trasportata nella cava Chizzola a Pilcante di Ala e fatta brillare.“Desidero ringraziare la popolazione: la città si è comportata in modo ineccepibile fin dalle prime ore del mattino, in modo disciplinato e assolutamente rispettoso delle indicazioni fornite in queste settimane. Ciò significa che è stata ben preparata”, ha commentato al termine delle operazioni il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga. L’operazione Turris è stata diretta dal Commissariato del Governo di Trento con il 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento d’intesa con le amministrazioni dei Comuni di Rovereto e di Isera e coordinata dal Comando Forze di Difesa Interregionale Nord dell’Esercito di stanza a Padova.“L’apprestamento dei siti di despolettamento e brillamento – evidenzia una nota del 2° Reggimento Genio Guastatori – ha comportato un impiego di 15 mezzi militari medi e pesanti e di oltre 40 militari, con un totale di oltre 7.000 tonnellate di terreno movimentato in 20 giorni di operazione”.Sempre domenica, gli artificieri del 3° Reggimento Guastatori di Udine hanno neutralizzato una bomba da 1000 libbre all’interno di un cantiere a Castelfranco Veneto (Treviso).
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