Punti nascita, consegnate a Dorigatti 23mila firme contro la chiusura

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Le Giudicarie e la Rendena fanno sentire la loro voce in materia di sanità e di riordino della rete ospedaliera trentina. Nel primo pomeriggio al presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti sono stati consegnati i faldoni con le 23.081 firme di cittadini (su un totale di 30.701 residenti maggiorenni) che dicono no alla chiusura del punto nascite e al depotenziamento dell’ospedale di Tione.

“Siamo consapevoli della fase difficile che si sta attraversando – ha argomentato la presidente della Comunità di valle Patrizia Ballardini – e per questo chiediamo principalmente ascolto e coinvolgimento”.

Il presidente Dorigatti ha riconosciuto che in gioco c’è davvero il diritto di cittadinanza di chi vive nelle valli e lontano dai due maggiori centri della provincia. Ha poi spiegato che la risoluzione unitaria approvata proprio ieri dal Consiglio provinciale va nella stessa direzione auspicata dalla petizione giudicariese.

“Si prevede l’impegno a delineare un progetto complessivo e di sistema della nostra sanità, che dovrà indicare una strada capace di salvaguardare la coesione sociale. C’è nel testo anche un riferimento al servizio di mammografia e alla necessità di garantirlo in modo capillare sul territorio”.

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