Al centro la persona

Nel mondo vasto e variegato delle fragilità, la cooeprativa A.L.P.I., nata nel 1990, svolge un suo ruolo ampio e consolidato. Siamo andati a visitarla

La sede della cooperativa A.L.P.I. è a Trento sud, ampi spazi, persone che lavorano e gente che gira, ma tutto dà la sensazione di ordine e di accudimento, di cura.

A.L.P.I. è un acronimo che sta per Avviamento al Lavoro su Progetti Individualizzati ed è proprio la persona che qui, in questi laboratori, è al centro di tutto. Persone in situazioni di svantaggio –disagio mentale, marginalità di varia origine, ex carcerati, richiedenti asilo- che si avviano a percorsi di autonomia, graduale, questa autonomia, accompagnata, supportata ma sempre nella prospettiva di rendersi per quanto possibile autosufficienti e autonomi, di poter camminare con le proprie gambe.

Martino Orler, operatore della cooperativa, ci accompagna nel visitare i vari settori di lavoro. Sono varie le attività che la cooperativa svolge – si va dal ripristino e manutenzione di ausili, sedie a rotelle, girelli, comode per cui è prevista pure una sanificazione – e arrivano alla sede 2 o 3 furgoni al giorno da tutta la provincia di Trento. Una parte importante di questo servizio, osserva Martino, “è il recupero dei presìdi dismessi che vengono ripristinati e rimessi a disposizione del territorio o di Associazioni che operano nel Sul del mondo nei Paesi impoveriti”. In un altro reparto si assemblano minuscoli bottoncini bianchi utilizzabili per strumenti musicali a fiato e in questo caso si cerca di valorizzare una manualità molto fine, si tratta infatti di un’attività, per ora, esclusivamente femminile, con una progettualità sociale mirata al riscatto e alla dignità di donne in difficoltà, un itinerario di riscatto e dignità.

Si passa poi nel consolidato reparto di confezionamento in conto terzi, qui sono molti i lavori per la ditta “vicina di casa” Zobele, una partnership quasi trentennale.

Qui si confezionano pure cosmetici ma la chicca vera e propria è rappresentata dalla “produzione di borse e zainetti per cui A.L.P.I. è proprietaria esclusiva del marchio design REDO upcycling tenendo conto che ogni prodotto è realizzato con materiale di recupero, fondi di magazzino, in particolare di tessuti da tappezzeria, banner pubblicitari e componenti per calzature”.

Ogni lavoratrice e ogni lavoratore qui ha un proprio spazio, è seguito individualmente, lo si supporta con amorevolezza e competenza –grande pazienza- facendo risaltare per quanto possibile le sue propensioni e peculiarità, del resto si tratta di persone che hanno attraversato avversità e sventure. Certo, anche il risultato è importante, ma tutto si svolge nell’alveo della crescita personale, dell’acquisizione graduale di competenze e di un sapere professionale proprio.

Con tanta pazienza –lo ripetiamo- e duttilità perché lavorare “con” e “per” le persone è sempre delicato, occorre adattarsi ai “percorsi” in una sorta di stop and go calibrato e monitorato, in sinergia con gli altri servizi territoriali, in sintonia e contatto con le famiglie dove è possibile, tenendo come orizzonte sovrano –sempre- la persona, la sua dignità e il rispetto che si deve a ciascuno.

“Gli operatori a tempo pieno sono una ventina e nell’ambito di tutta la cooperativa girano e vi fanno riferimento quasi 150 persone”. A.L.P.I. da quando è nata nel 1990, si è sviluppata e irrobustita e ad esempio facendo riferimento a dieci anni fa i numeri si sono triplicati, segno di una crescita che è innanzitutto umana e professionale e al contempo di tipo produttivo. A.L.P.I. gestisce pure un autolavaggio manuale Al Pioppeto in zona Gardolo di Trento, dove “si impara ad 'essere lavoratori' e magari in questo settore si può cimentare chi si trova meglio all’aria aperta”.

In questi anni sono transitati – hanno trovato un approdo e un rilancio umano, di fiducia in se stessi e nella vita – circa un migliaio di utenti. Nel mondo vasto e variegato delle fragilità (che, ricordiamolo, sono tante e connesse alla struttura sociale e alla natura umana, oggi non vanno diminuendo ma aumentando) ALPI svolge un suo ruolo ampio e consolidato, duraturo e creativo per essere davvero in consonanza con i bisogni emergenti del territorio, cercando di dare risposte appropriate e consone, pienamente umane, nel segno della valorizzazione di ogni singola persona, donna e uomo nella sua umanità.

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