Economia di comunione, 25 anni dopo Chiara Lubich

Molto interessante e partecipato è stato il convegno “Forum2 – C’è anche un nuovo modo di fare impresa” che si è svolto sabato 12 maggio presso la Sala della Comunità di Primiero a Tonadico. A 25 anni dall’intuizione profetica di Chiara Lubich si vedono ora le prime realizzazioni di impresa che mettono in atto i principi della dottrina sociale cristiana, temi che sono stati affrontati nel corso di questo incontro.

Il professor Giuseppe Milano dell’Università di Padova ha parlato dei rapporti tra le persone che sviluppano imprese e imprese che incrementano relazioni. Luca Guandalini, giovane laureato, ha evidenziato, invece, l’idea di economia in riferimento alle relazioni ed alla felicità, sottolineando che il percorso in crescita economica di questi ultimi anni non ha visto una corrispondente crescita in altrettanta felicità.

Gianni Arletti, dell’Azienda Chimar di Carpi, contento di essere stato invitato a parlare nei luoghi dove Chiara ha mosso i primi passi, si è definito discepolo della Lubich e di Adriano Olivetti. Da ognuno ha imparato la fraternità, poi vissuta in azienda con i propri dipendenti, con i clienti e fornitori, sperimentando la solidarietà con altre aziende del territorio in occasione del terremoto del 2012.

“Qualche anno fa – ha detto Arletti – sono state ridisegnate le mappe mondiali del lavoro e questo ha cambiato l’umanità. La nuova mappa dice che noi italiani possiamo fare solo cose speciali. Per fare questo abbiamo bisogno di esseri umani che vengano trattati con dignità morale ed economica. La creatività e l’innovazione vengono solo quando l’essere umano lavora in condizioni ottimali, quindi bisogna parlare di umanità del lavoro. Per questo occorre portare in azienda la cultura perché essa è il nutrimento per la civiltà”.

Dopo alcuni interventi del pubblico, il forum è proseguito con Valentina Gonzales, riferimento per l’Italia dei giovani imprenditori di “Economia di Comunione”, che ha evidenziato una “presenza giovanile nel campo delle imprese che indica continuità con le imprese di prima generazione”. Walter Nicoletti, vicepresidente delle Acli Trentine ha incentrato il suo intervento sul lavoro in Trentino nei settori del turismo e dell’agricoltura. Infine, Andrea Simon, giovane architetto, ha parlato delle esperienze di lavoro dove “è evidente che le buone relazioni producono innovazione e bellezza”.

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