Economia, Spence: “Lavoro, tecnologica, crescita e redistribuzione”

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Introdotto dal direttore scintifico Tito Boeri, il Nobel per l’economia Michael Spence, già ospite in precedenti edizioni del Festival dell’Economia e dunque ormai anche un “amico del Trentino”, ha tirato le fila dei molti fili dipanatisi in questi quattro giorni attorno al tema della tecnologia e del lavoro. “Le economie sviluppate si trovano ad affrontare cambiamenti strutturali significativi, anche nel campo del lavoro – ha detto Spence – . Alcune professioni beneficeranno dell’evoluzione della tecnologia e del digitale, altre meno”. Ma dove si devono investire soprattutto le risorse per la ricerca? “Negli Usa ad esempio investiamo molto nelle biotecnologie. Forse per questa strada la produttività non cresce molto, ma cresce in compenso la salute. La società non può porsi un solo obiettivo”. In quanto all’Italia, la crescita nominale non è ancora abbastanza alta. “La crescita è importante – ha sottolineato Spence – . Se in una società c’è un problema di distribuzione della ricchezza è più facile risolverlo in presenza di crescita. Altrimenti la redistribuzione è un gioco a somma zero e si avranno maggiori resistenze da parte delle classi più elevate”.

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