Il “restyling” di Trentino Sviluppo

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E operativo da oggi il nuovo assetto organizzativo di Trentino Sviluppo, la società controllata dalla Pat a sostegno delle imprese. Obiettivo valorizzare ulteriormente le risorse espresse dal territorio, pubbliche e private, mettendole a fattor comune e semplificando accesso e fruizione da parte di imprese e cittadini.

Nel concreto, nasce un’unica area per il primo contatto con aziende e clienti, “pacchetti servizio” per valorizzare in modo unitario l’offerta di enti pubblici, soggetti privati, categorie economiche ed enti di ricerca, una task force dedicata alle imprese, una nuova unità per il marketing territoriale ed un’area che avrà il compito di attrare attività imprenditoriali ed investimenti da fuori provincia. Tra i 128 dipendenti – per il 70% laureati, 41 anni l’età media – ci sono le risorse in precedenza occupate da Trentino Sprint, Ceii Trentino, Progetto Manifattura, Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine, Arca Casa Legno, tutte società ora incorporate nella “capogruppo”, così come parte del personale di Trentino Marketing non direttamente impiegato nella promozione turistica.

«Aggiustare la rotta senza smarrire il senso di quanto fatto finora. Cambiare per poter rimanere gli stessi. Questo quello che abbiamo voluto fare», spiega il presidente Flavio Tosi. «Trentino Sviluppo – ha ribadito Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento – deve avere un ruolo di catalizzatore di tutti gli elementi positivi che il sistema Trentino è in grado di esprimere e deve farlo sul versante interno ma anche e sempre più verso l’esterno. Alla società di sistema è affidato il compito di dimostrare che siamo un territorio amico delle imprese, dove è bello e profittevole investire e lavorare. Lo deve fare in una logica cooperativa, che sappia combinare le imprese locali con capitali anche non locali. Il Pil non è l’unico indicatore di benessere e qualità della vita di un territorio, ma certo è uno dei parametri che misura l’efficienza e l’appeal di un sistema produttivo. Dobbiamo essere capaci di far ripartire la competitività delle nostre imprese e Trentino Sviluppo in questo può e deve aiutarci».

Ad affiancare il Consiglio di amministrazione presieduto da Flavio Tosi e composto da Fulvio Rigotti e Giovanna Flor sarà un team di quattro direttori a capo di altrettante “macro-aree”: tre dipartimenti dedicati a Sviluppo Economico (Filippo Manfredi), Marketing-Internazionalizzazione-Asset Turistici (Mauro Casotto), Turismo e Promozione (Paolo Manfrini), ai quali si affianca una Direzione Affari Generali (Stefano Robol) dove sono state unificate tutte le aree di servizio trasversali, dal personale alla segreteria, dagli appalti agli acquisti, dall’informatica alle analisi economico-finanziarie.

Netta quindi, rispetto al passato, la distinzione tra le diverse funzioni. Che per quanto riguarda l’impatto sull’esterno si sdoppiano: una funzione di produzione di servizi, a supporto di startup e nuove aziende, dei percorsi di innovazione e crescita delle imprese esistenti e di aiuto alle aziende in difficoltà, con un’unica area per tutti gli incubatori d’impresa ed in particolare i due poli di Progetto Manifattura e Meccatronica; ed una funzione di promozione e marketing territoriale, tipicamente “commerciale”, con il compito di gestire il primo contatto ed i rapporti con imprese e clienti, ma anche di guidare le aziende trentine verso nuovi mercati esteri, ricercare imprenditori interessati ad investire in Trentino ed attrarre nuove iniziative da fuori Provincia.

 

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