“Qui, le mie radici”

Un viaggio alla ricerca delle proprie origini. Protagonista una giovane argentina che a Strada ha ritrovato la casa dalla qua il bisnonno, nel 1925, era partito in cerca di fortuna]

[È una sorta di insopprimibile esigenza che anima centinaia di ragazze e ragazzi di terza e quarta generazione che ogni anno ritornano nella terra d'origine degli avi

Un viaggio alla ricerca delle radici, per ricostruire una identità e una storia famigliare che lo scorrere delle generazioni tende a depositare nell'oblio. È una sorta di insopprimibile esigenza che anima centinaia di ragazze e ragazzi di terza e quarta generazione che ogni anno, come nella recente “Festa della emigrazione trentina” di Storo ed in altre occasioni, ritornano nella terra d'origine dei padri, degli avi: per incontrare i loro coetanei trentini e soprattutto per ritrovare passi, ricordi, luoghi da imprimere nella memoria.

Tra loro anche Melina Ceschinelli, argentina, discendente di migranti della valle del Chiese, proveniente da Tandil, città di centomila abitanti nella provincia di Buenos Aires. Melina è arrivata lo scorso mese, ospite di una ragazza di Madonna di Campiglio. Il soggiorno, che si è concluso nei giorni scorsi con il ritorno di Melina in Argentina, rientra nell'ambito del Progetto interculturale della Provincia Autonoma di Trento che prevede reciproci scambi di visite ed esperienze tra giovani trentini e coetanei provenienti dagli stati che ospitarono, specie nei primi decenni del secolo scorso, migliaia di nostri migranti, gli oggi vituperati migranti economici.

S'è trattato, per Melina, di una permanenza particolarmente intensa, ha incontrato giovani della sua generazione in varie località trentine, ha partecipato a visite ed eventi in diverse città del nostro paese. Ma è stata per lei soprattutto l'occasione di realizzare un suo grande desiderio, quello di visitare il paese di Strada, frazione di Pieve di Bono e la casa dalla quale il suo bisnonno Attilio Ceschinelli nel 1925 era partito in cerca di lavoro e di fortuna.

Ed è stata un'esperienza per lei indimenticabile. In occasione della già ricordata Festa dell'emigrazione trentina di Storo, Melina ha incontrato il sindaco di Pieve di Bono-Prezzo Attilio Maestri e l'assessora alla Cultura Mafalda Maestri trattenendosi in visita alla sede comunale. Successivamente, accompagnata da Fausto Ceschinelli, consigliere comunale e legato da parentela storica con la famiglia dei Ceschinelli argentini e da Dino Ceschinelli, dell'altro ceppo dei Ceschinelli di Strada, Melina ha ripercorso le viuzze e le androne di Strada, ritrovando con grande emozione la casa natia del bisnonno Attilio, al centro del paesino della Pieve, ed anche la chiesa della Beata Vergine del Carmine, patrona del paese.

Compiendo un importante passaggio conclusivo, con Antonio Armani, presso l'archivio parrocchiale che riporta gli atti di nascita che riguardano la sua famiglia d'origine. Da Strada dunque s'è dipanata a ritroso la storia di questa bella ragazza, Melina, contrassegnata anche dalle ascendenze più recenti: perché pure il suo nonno, tuttora vivente, si chiama Atilio (con una sola t…) e pure suo papà Attilio Gabriel conserva nel suo nome un segno delle lontane radici evocate dal viaggio e dai ricordi di Melina Ceschinelli.

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