SS47, due proposte

Il nuovo tracciato tra Castelnuovo e Grigno: nuova strada a due corsie o raddoppio della carreggiata?

Entro fine settembre la Provincia vuole una risposta. Anche per sapere se i milioni di euro da mettere sul piatto saranno 82 o 156. L'obiettivo è quello di riorganizzare e raddoppiare il tratto della SS47 della Valsugana tra Castelnuovo e Grigno e, di questo, si è recentemente parlato a Grigno durante una serata che di fatto ha dato il via al processo di concertazione pubblica, previsto dall’articolo 6bis della legge 26 del 1993, sostenuto e avviato nei mesi scorsi dal presidente Maurizio Fugatti.

Tra due mesi e mezzo i consigli comunali di Grigno, Ospedaletto, Castel Ivano, Scurelle e Castelnuovo saranno chiamati insomma a prendere una decisione: se puntare sulla nuova strada a due corsie (ipotesi dal costo minore) o se preferire realizzare, nello stesso tratto, una SuperValsugana a quattro corsie. Ipotesi, quest’ultima, che prevederebbe anche lo spostamento dell’attuale tracciato della ferrovia.

Per realizzare le due nuove corsie, previste su una zona vicina ma non adiacente agli attuali tracciati della ferrovia e della strada esistente, il costo complessivo è di 82 milioni con i tempi di realizzazione previsti in 62 mesi. È la soluzione più economica, quella più rapida per far fronte all’oramai imminente conclusione della Pedemontana Veneta, prevista tra due anni.

Soldi messi a disposizione dalla Provincia che ha pensato, però, anche ad una soluzione B: quella, appunto, delle quattro corsie tra Castelnuovo e Grigno. Un investimento, in questo caso, decisamente più pesante: l’ipotesi della giunta è quella di mettere sul piatto ben 156 milioni di euro. Bisogna procedere, in prima battuta, allo spostamento della ferrovia della Valsugana e, in un secondo momento, sul sedime lasciato libero dai binari, prevedere l’allargamento della strada. In questo caso i tempi sono destinati a dilatarsi. Si passerebbe, infatti, dai 62 ai 140 mesi di lavoro, poco meno di 12 anni per avere una SS47 tutta a quattro corsie dal confine veneto fino a Campiello di Levico.

Entro la fine del mese di luglio la giunta provinciale provvederà al deposito dell’intera documentazione con le amministrazioni comunali che avranno due mesi di tempo per far pervenire tutte le osservazioni. Entro fine settembre la Provincia vuole chiudere la partita e sapere quale dei due progetti è quello più gradita al territorio. L'ultima parola, infatti, spetta al territorio – alla serata erano presenti diversi amministratori dei cinque comuni interessati – e non sarà facile, in così poco tempo, optare per una o l'altra soluzione.

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