Italia – Georgia, avanti con i progetti

Il punto con una delegazione trentina con mons. Bressan d'intesa con la Caritas locale

Dare continuità ai progetti già avviati e far partire alcune microazioni nei prossimi due anni: è l'impegno approfondito “sul campo” dall'associazione Italia Georgia e dalla Caritas diocesana di Trento in una serie d'incontri dal 30 maggio al 6 giugno con i referenti georgiani nell'attività pastorale e nella promozione sociale. Composta da Tullio Odorizzi e Giancarlo Crepaldi, la delegazione era guidata dall'arcivescovo emerito Luigi Bressan che fin dall'incontro a Tbilisi con l'arcivescovo Giuseppe Pasotto e con l'ambasciatore Enrico Bartoli ha constatato l'evoluzione in corso nel Paese. La Georgia vive oggi uno sviluppo innegabile, ma ancora faticoso con forti ritari nelle zone agricole e preoccupanti sacche di povertà, con la piaga diffusa dell'alcolismo.

Dopo aver incontrato l'arcivescovo ortodosso metropolita Sergey a Kaketi, Bressan e i delegati sono stati ricevuti per mezzora dall'anziano Patriarca di Georgia Ilia II, fisicamente debole, molto riconoscente per questi vent'anni di collaborazione con i trentini ai quali ha donato una tipica candela e un CD con sue composizioni musicali. Si è colto in questi colloqui un impegno nuovo delle comunità ortodosse nel campo sociale e caritativo: “Rispetto alle precedenti visite – osserva al rientro mons. Bressan – posso dire che l'influsso della presenza e dell'esempio delle comunità cristiane occidentali sta portando anche i responsabili ortodossi ad aprirsi alle problematiche sociali, ancora urgenti”.

Fra le iniziative avviate anche la relazione con una Onlus di recente constatazione guidata da un avvocato ortodosso, Khvicha Tukvadze, che sta collaborando con il Comune di Kutaisi per l'assistenza ai disabili in carrozzina. Gli incontri con Caritas Georgia e con il nuovo nunzio apostolico mons. Bettencourt hanno consentito di fare il punto, rilevando il buon andamento della falegnameria di Didube (sotenuta dagli aiuti trentini) e degli altri progetti, fra i quali anche una gelateria, di proprietà della Caritas, denominata “Gelato Trento”.

Per le presenze pastorali, oltre ad un incontro con la generosa comunità degli stimmatini e con le suore di Madre Teresa di Calcutta, particolare attenzione è stata data al graduale inserimento delle quattro religiose camilliane arrivate nella città di Gori (famosa per aver dato i natali a Stalin), dove il progetto concordato con Italia Georgia e la Caritas prevede anche un'assistenza infermieristica offerta dalle religiose in alcuni poliambulatori.

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