Solidarietà trentina per la Somalia

Ammonta a oltre 20.000 euro la somma raccolta dall’associazione “Una Scuola per la vita” con la campagna contro l’emergenza siccità e la carestia in Somalia, ai quali si aggiungono altri 120.000 euro da parte della Provincia autonoma di Trento e altri 10.000 euro direttamente messi a disposizione dall’associazione. I risultati sono stati presentati da Fausto Gardumi, presidente dell’Associazione di solidarietà con la Somalia, che ha colto l’occasione per ringraziare la comunità trentina per l’impegno. Per questo Paese africano attanagliato in questi mesi da una gravissima carestia, conseguenza di una pesantissima siccità, dal malgoverno, dalla corruzione e dal fondamentalismo islamico si sono mobilitati le forze migliori del volontariato, associazioni e circoli Acli.

“Una Scuola per la vita” opera in Somalia da oltre 20 anni, con progetti di cooperazione allo sviluppo nel settore dell’istruzione e della formazione professionale. Di fronte alla drammatica situazione della popolazione ha deciso di agire e proprio in questi giorni si sta concludendo un intervento umanitario di emergenza, che consiste nella fornitura di generi alimentari essenziali (riso – mais – fagioli – olio) per garantire un pasto al giorno per almeno un mese a 2700 famiglie in una regione tra quelle maggiormente colpite dalla carestia: la regione Galgadud, nel centro della Somalia. Il numero totale di beneficiari dell’intervento è stato di 27.000 persone nei distretti di Dusamareb, Gadon, Marergur e Adado, ha spiegato Sereeda Cali, responsabile dell’associazione Madina Warsame, partner di “Una Scuola per la Vita” in Somalia. L’instabilità politica e la mancanza di sicurezza rendono le operazioni di soccorso in loco estremamente difficili, impossibili per un soggetto non appartenente alla comunità locale. Lo ha chiarito don Elio Sommavilla, presidente dell’associazione Water for Life, ricordando che la Somalia dopo l’indipendenza ha attraversato numerose difficoltà politiche e sociali e che a partire dagli anni ’80 si trova in una condizione di guerra civile permanente. Le milizie islamiche degli Al Shabaab controllano gran parte del paese e combattono contro il governo riconosciuto dalle Nazioni Unite. E al terrorismo si aggiunge la grande emergenza umanitaria; il Corno d’Africa è infatti vittima della più grave siccità dagli anni ’50: 20 milioni di persone sono coinvolte nella crisi alimentare, 6 milioni solo in Somalia.

L’assessora provinciale alla Cooperazione allo sviluppo, Sara Ferrari, ha ricordato l’importanza di questi interventi per far fronte all’emergenza, ma ha sottolineato anche l’importanza degli altri progetti strutturali portati avanti dalle due associazioni e indirizzati alla costruzione di scuole, edifici e strutture per l’elevazione culturale e civile di questi popolazioni.

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