Clima “pazzo”, tutti in piazza

Venerdì scorso nella centralissima piazza SS. Apostoli protagonisti gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori

Tra le 182 piazze d'Italia impegnate nello sciopero per il clima c'era anche quella di Predazzo. Studenti delle scuole elementari, medie e superiori con i loro insegnanti, ma anche genitori, si sono ritrovati in una corale mobilitazione per il futuro della Terra nella centralissima piazza SS. Apostoli.

Gli studenti partiti alle 9.45 dalle rispettive scuole, hanno dato vita a un allegro e multicolore appuntamento dove parole e musica si sono alternate seguendo un efficace copione. Francesca Guadagnini, docente di lettere al Comprensivo di Predazzo ha ripercorso la preparazione della giornata per il clima. “Tutto è nato – ha spiegato – dalla lettura in classe del libro del meteorologo Luca Mercalli e dalle notizie su come una ragazza giovanissima, la svedese Greta Thunberg, era diventata paladina del futuro della Terra”. Gli studenti hanno approfondito varie tematiche con la collaborazione di molte discipline, come la geografia, le scienze, l'educazione tecnologica e le lingue.

“All'interno del percorso di educazione alla cittadinanza attiva il progetto ha preso vigore con il coinvolgimento non solo della scuola ma anche della società civile”, ha detto ancora Guadagnini. In piazza infatti non solo la scuola ma l'amministrazione comunale di Predazzo con il sindaco Maria Bosin e l'assessore Giovanni Aderenti e autorità locali come lo scario della Magnifica Comunità Giacomo Boninsegna, il direttore della stazione forestale di Cavalese e rappresentanti del museo geologico delle Dolomiti di Predazzo.

Maria Bosin ha manifestato la sua sorpresa per la grande mobilitazione. “Siamo in presenza di un evento storico senza precedenti – ha detto – ed è sicuramente l'incontro più importante a cui ho partecipato nella mia esperienza di amministratore”. La dirigente del comprensivo di Predazzo, Candida Pizzardo, ha auspicato una risposta seria della politica perché se i cambiamenti climatici possono essere contrastati dai comportamenti personali, molto devono fare gli uomini che guidano le nazioni.

La vicaria dell'Istituto tecnico della Rosa Bianca Cristina Giacomelli ha ripreso la metafora delle “piccole gocce che formano il mare” per dare coraggio ai giovani manifestanti. “Non c'è più tempo, anche gli adulti devono agire”, ero lo slogan maggiormente scandito mentre lo sguardo correva ai boschi circostanti dove migliaia di alberi sono ancora a terra abbattuti dalla tempesta Vaia. E il pensiero corre al 2007 quando la Società Alpinisti Tridentini aveva affrontato nel suo convegno annuale tenuto a Moena il tema dei cambiamenti climatici. Qui era stata scritta dagli alpinisti la Carta di Moena, uno dei primi documenti operativi per mitigare il fenomeno. Fenomeno che molti avevano liquidato come fantasia catastrofista ma che a distanza di una decina di anni si impone come sfida ineludibile.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina