Demenza, strategico il lavoro di rete con le famiglie

L. Nancy, Mace e Peter V. Rabbins, Una giornata di 36 ore. Prendersi cura della persona con demenza, Erickson Trento, 2013

Ogni persona, anche quando non riesce più a prendersi cura di sé, merita un infinito rispetto e continua ad avere un forte bisogno di mantenere relazioni significative con i famigliari, con gli amici e più in generale con tutto il contesto di vita nel quale è sempre stata immersa.

Parte da questo concetto fondamentale “Una giornata di 36 ore. Prendersi cura delle persone con demenza”, l’ultimo libro della collana “Assistere gli anziani”, la serie di pubblicazioni delle Edizioni Erickson dedicate alla Terza Età.

Il testo si rivolge in particolare ai famigliari, che spesso si impegnano nel seguire il loro caro, affetto dalla malattia di Alzheimer o da un’altra forma di demenza, per molte ore consecutive, ma aiuta anche i malati nel comprendere e accettare i cambiamenti fisici e comportamentali.

Con uno stile chiaro si offre un rapido aggiornamento sui nuovi farmaci e sulle possibilità di aiuto esterno delle Case di Riposo e degli altri servizi socio-assistenziali.

Particolare attenzione è dedicata ai giovani, perché imparino ad avere una relazione calda e positiva con queste persone. Essenziali restano le esperienze dirette dei pazienti o dei loro famigliari.

Nella convinzione che sconfiggere queste malattie sia solo questione di tempo, rimane indispensabile garantire un’esistenza serena e interessante.

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