Montagna accessibile, si fa rete

Occorre il coinvolgimento di gestori di alberghi, ristoranti e rifugi, progettisti, sistema dei trasporti, senza tralasciare l’ambito scolastico e della formazione

Ampliare sempre di più la cultura del turismo accessibile, aggiornare sulle leggi, diffondere dati e studi ma soprattutto raccontare buone pratiche sperimentate sul campo che dimostrano come una vacanza in alta quota possa diventare per tutti realtà, compresi i turisti con disabilità, in età avanzata o con bisogni specifici. Erano questi i temi del convegno nazionale “Open 2020. L'Accessibilità in montagna”, organizzato nei giorni scorsi presso la Sala della Federazione Trentina della Cooperazione a Trento da Trentino School of Management con Accademia della Montagna del Trentino.

Per una montagna sempre più senza barriere e per un'accoglienza turistica di qualità, spiegano i promotori di questa iniziativa, serve il coinvolgimento di un'intera comunità con un costante lavoro di rete tra tutti gli operatori: gestori di alberghi, ristoranti e rifugi, progettisti, sistema dei trasporti, senza tralasciare l'ambito scolastico e della formazione.

Un intervento di particolare interesse è stato ancora una volta quello di Graziella Anesi, presidentessa della Cooperativa sociale HandiCREA, che ha presentato il portale www.trentinopertutti.it. Uno strumento in aggiornamento costante che permette di trovare in pochi click informazioni sull'accessibilità e sul turismo per tutti in Provincia. Accessibilità, ha fatto notare Graziella in apertura di relazione, praticata nei fatti proprio a Open 2020 grazie alla speciale pedana elettronica con cui ha potuto per la prima volta salire sul palco dei relatori in completa autonomia.

Da segnalare era anche l'intervento di Aurelio Buglino, amministratore delegato di bookingbility.com, il primo portale interamente dedicato alla prenotazione online e in tempo reale di vacanze accessibili a persone con disabilità o con esigenze speciali.

Hanno colpito poi le testimonianze di Gianluigi Rosa e Christian Lanthaler, campioni paralimpici di hockey su ghiaccio in carrozzina e di sci. I due atleti hanno dimostrato che lo sport aiuta a reagire con una riserva di grinta in più.

Il convegno, completo di traduzione in Lis, era moderato da Iva Berasi, direttrice dell'Accademia della Montagna, e da Matteo Bonazza, esperto di turismo accessibile, patrocinato da Provincia Autonoma di Trento, Università di Trento, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Dolomiti Unesco con altre realtà del Terzo Settore e del turismo per tutti.

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