“Nuovi montanari” contro lo spopolamento

Lo spopolamento dei territori alpini è un processo che va avanti da tempo. Il progetto PlurAlps si pone l’obiettivo di promuovere la cultura dell’accoglienza aumentando l’attrattività di questi territori e la coesione sociale delle zone alpine caratterizzate anche da una significativa presenza di immigrati. In sintesi, i promotori intendono “promuovere il pluralismo come chiave per lo sviluppo locale nello spazio alpino”.

Al progetto aderiscono una decina di realtà associative, istituzionali e di ricerca di Italia, Austria, Germania, Francia, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein. A PlurAlps, cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale attraverso il Programma Interreg Spazio Alpino, partecipa anche la Fondazione Demarchi di Trento. Il 10 ottobre all’Eurac di Bolzano verrà presentato, a conclusione del progetto, un Libro bianco.

Alcune anticipazioni sono state fornite la scorsa settimana a Trento nel corso del convegno “L’immigrazione nello spazio alpino: trasformazioni sociali, processi culturali, pratiche di accoglienza”. Le ha illustrate Antonio Cristoforetti, ricercatore della Fondazione Demarchi. Tra l’altro, il Libro bianco conterrà 15 raccomandazioni rivolte alle istituzioni, alla società civile e al mondo delle imprese a diversi livelli (locale, regionale, nazionale e transnazionale) per favorire pluralismo e integrazione in territori sempre più soggetti a spopolamento e invecchiamento.

Tra le raccomandazioni, il coinvolgimento dei migranti in iniziative pubbliche per far capire alle popolazioni locali le loro prospettive di vita, la promozione di un’educazione e istruzione pluralista, la valutazione e il riconoscimento delle competenze dei nuovi arrivati, dei “nuovi montanari”, per eventuali inserimenti lavorativi, lo sfruttamento delle potenzialità dell’agricoltura di montagna e la preservazione del paesaggio alpino.

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