Presi nella Rete

Il trentennale della cooperativa sociale che si occupa di disabilità occasione per ringraziare tutti i volontari, alcuni dei quali operano da più di 20 anni

Le persone con disabilità sono una risorsa per la comunità. Questo è un messaggio oggi largamente condiviso, tanto da diventare quasi uno slogan. Un messaggio al quale la cooperativa sociale La Rete di Trento crede fin dall'inizio, sapendolo sempre trasformare in progetti concreti di innovazione sociale. Nella partecipata serata di sabato 17 novembre presso il Palarotari di Mezzocorona la cooperativa ha festeggiato il 30° compleanno.

Il programma del trentennale ha previsto una gustosa cena conviviale, intervallata dai brevi interventi di chi in questi anni ha guidato la cooperativa. In particolare Dario Ianes, docente universitario, e Sandra Venturelli, direttrice dell'AMA, rispettivamente ex presidente ed ex coordinatrice della Rete, hanno ricordato il primo Corso Volontari (giunto nel 2018 alla 31a edizione), che finora ha coinvolto oltre 1.500 persone.

Ad arricchire l'evento ci sono state la partecipazione di Chiara Turrini e Michele Comite i quali con raffinata sensibilità hanno prestato la loro voce per dare corpo ad alcune parole chiave della Rete, quali: limite, fragilità, comunità e relazioni. Un altro momento forte è stato il ringraziamento a tutti i volontari, in particolare a quelli che sono nella Rete da più di 20, 15 e 10 anni e che con la loro presenza hanno reso possibili tante esperienze. La lunga storia della Rete è stata raccontata anche con un percorso, composto da foto, filmati e frasi scritte per raccontare i momenti più significativi dei primi trent'anni.

Il direttore della cooperativa,Mauro Tommasini, intervistato, ha ribadito come l'obiettivo della cooperativa sia ancora oggi quello di affiancare le persone con disabilità e le loro famiglie, attivando la comunità per assicurare spazi sempre più ampi di vita integrata. Le forme del sostegno sono però progressivamente cambiate, passando dall'uscire a mangiare una pizza senza la famiglia, per arrivare agli ultimi progetti volti all'accompagnamento verso una vita il più autonoma possibile. Progetti riguardanti l'abitare indipendente in senso stretto, ma anche la promozione di un ruolo sociale attivo. Ruolo, espresso ad esempio coltivando a Seregnano un terreno messo a disposizione da Mario Leonardi, titolare del Bicigrill a Trento sud. I prodotti vengono venduti al mercato sotto forma di cassetta di prodotti bio. “Tratt’IO” è invece un laboratorio di design in cui gli artisti utenti della cooperativa realizzano decorazioni per pubblicizzare linee di abbigliamento o confezioni alimentari.

La Rete è oggi una cooperativa rivolta verso nuove sfide, coinvolgendo circa 140 famiglie seguite, 260 volontari attivi e 30 collaboratori. Ma la Rete ha anticipato i tempi anche in tema di autofinanziamento e foundraising da affiancare alle risorse pubbliche. E’ nata così l'idea della “Bolletta del Cuore”, diventata patrimonio collettivo con Etika. Un accordo tra Cooperazione Trentina e Dolomiti Energia che garantisce per ogni contratto sconti agli aderenti e 10 euro all’anno al Fondo sociale per il finanziamento di progetti sull'abitare inclusivo dei disabili in Trentino.

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