Anni fa avevo intitolato un breve scritto: Laico, se ci sei, batti un colpo! Il laico ha certo battuto il colpo e forse più volte ha bussato alle porte delle canoniche e delle sacrestie, delle chiese e degli uffici parrocchiali. Forse ha bussato inutilmente anche alle orecchie e al cuore dei parroci… Ma qualche volta anche il povero parroco ha cercato con fatica una porta aperta, un cuore, una mano…

Di questi tempi di penuria di preti siamo chiamati a mettere in pratica per forza quella corresponsabilità, che è più che collaborazione, tra sacerdoti e laici che il Concilio Vaticano II aveva tanto raccomandato e indicato come la via maestra per la Chiesa del terzo millennio dell’era cristiana. Non lo abbiamo applicato con le buone, con la buona volontà, e allora forse il Signore permette che lo impariamo “con le cattive”.

Mi ha colpito al riguardo, per smussare qualche spigolo clericale o laicale, questa riflessione sulla Chiesa (che si può applicare anche alle Unità Pastorali e alle parrocchie) del caro e simpatico Cardinale Giacomo Biffi, già Arcivescovo di Bologna, recentemente scomparso: “Anche dalle sue caratteristiche contrastanti, che pur sono prodigiosamente composte dall’energia unificante dello Spirito, si rivela agli occhi della fede nella sua sovrumana ricchezza il mistero della Chiesa. Essa ci appare al tempo stesso come il trono di Dio e precaria come il respiro dell’uomo; abbagliante come la nuova Gerusalemme e opaca come un consiglio di amministrazione; viva e palpitante come il cuore di Cristo e inconcludente come un ufficio statale; serena come l’oceano della vita divina e rissosa come l’assemblea di un condominio; così vicina a noi da identificarsi con tutte le nostre incapacità e così vicina al Signore della gloria da essere la sua pienezza, come lui è la pienezza del Padre. Figlia del Re travestita da sguattera; serva elevata ai fastigi della regalità dalla predilezione del Re, la Chiesa è la Sposa di Cristo dall’animo dilatato dall’amore, sicché Dio, che è più grande del nostro cuore, nel suo cuore ci sta a meraviglia e ci starà per i secoli eterni”. Vien voglia di dire: Amen!

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