Dopo il ciclone Kenneth ci si rimbocca le maniche

“La gente del Mozambico non si scoraggia e cerca di riprendere la vita normale”

Nei giorni scorsi alcuni amici trentini mi hanno chiesto notizie sull’ultimo ciclone “Kenneth” apparso nel nord del Mozambico e sono lieto d’informare attraverso Vita Trentina di questo nuovo disastro.

Veramente sembra che il Mozambico sia preso di mira dagli avvenimenti climatici di quest’anno. Oltre al ciclone Idai di un mese fa, che ha sconvolto la vita a Beira, Quelimane, Chimoio, Zimbabwe, Malawi … con quasi un migliaio di morti, un altro ciclone, denominat Mozambico soprattutto la regione di Cabo Delgado con la città di  Pemba, Mocimboa da Praia,…

Anche lì ci sono state centinaia di case distrutte, alberi abbattuti, centri allagati. I morti accertati sono 49, ma molti dispersi e migliaia di persone hanno perso tutto. Anche qui si stanno convogliando aiuti e assistenza sanitaria proveniente da diversi paesi. Il Mozambico sembra proprio martoriato. Qui da noi a Milange solo si è fatta sentire la pioggia intensa, alle volte con raffiche di vento forte,… ma nulla più.

Per il Mozambico è stato un colpo molto duro e le conseguenze non si sono fatte aspettare: fame per i raccolti distrutti, malattie (soprattutto il colera, molto forte a Beira, ma anche a Pemba), disagi alle popolazioni e futuro molto duro. Gli aiuti sono stati e sono molti, ma la distribuzione non riesce ad essere coordinata e equilibrata. C’è sempre chi se ne approfitta lasciando gli altri nella sofferenza. Speriamo però nella Provvidenza di Dio e nel Suo aiuto.

Noi frati in quella regione abbiamo una parrocchia nel distretto di Palma, vicino alla Tanzania. Anche lì il ciclone si è fatto sentire forte, scoperchiando diverse case e cappelle e molta gente ha trovato rifugio nella chiesa e cappelle dei dintorni. Però sembra che la situazione si stia normalizzando. La televisione parla ogni tanto delle conseguenze di questi avvenimenti, che sono sempre dure e tristi, ma la gente non ne fa una tragedia: ricomincia a rimboccarsi le maniche e cerca di riprendere la vita normale.

Io qui continuo nel mio ritmo pasquale di celebrazioni nelle comunità cristiane. Sabato ero in una comunità a 60 Km dove ho amministrato 73 battesimi e benedetto 8 matrimoni, con confessioni, processioni, canti, danze…. La stessa cosa domenica in un’altra comunità con 75 battesimi, 13 matrimoni,… Il regno di Dio non si stanca di crescere e noi contribuiamo alla sua realizzazione. C’è molto entusiasmo nelle comunità cristiane, anche se si fa sentire la fame e il raccolto non è stato molto abbondante, causa le condizioni atmosferiche avverse dell’anno in corso. Ma la gente è abituata a queste contrarietà e non si lamenta. Prende la vita di ogni giorno con serenità e fiducia e va avanti con coraggio. A me tutto questo da animo e fiducia… e .. sono contento. Il Signore è che guida la storia e a Lui ci affidiamo con fiducia.  

Fr. Celestino Miori

dal Mozambico

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