Accanto a Ruth per i diritti umani

Ha destato profondo sdegno nel mondo del commercio equo e solidale la notizia della strage consumatasi a Barangay Atabay nella provincia di Antique nelle Filippine, in cui il 15 agosto l’esercito filippino e la Polizia nazionale hanno brutalmente ucciso 5 uomini e 2 donne, tutti attivisti per i diritti umani e fortemente impegnati a favore della società civile. Tra loro c’era anche Felix Salditos, artista, pittore, poeta e scrittore, che ha dedicato la sua vita a favore dei poveri ed era ad Antique con i suoi colleghi per conoscere i problemi dei pescatori e dei contadini delle piantagioni, fortemente sfruttati dalle oligarchie locali. “La versione ufficiale del governo riporta di uno scontro a fuoco con ribelli armati, ma a giudizio dell’organizzazione locale per i diritti umani Karapatan le evidenze sui corpi confermerebbero un’esecuzione di gruppo”, scrive Altromercato, la principale realtà di commercio equo e solidale in Italia.

Felix era anche il marito di Ruth Salditos, fondatrice della storica organizzazione di Commercio Equo e Solidale PFTC e presidente della Fair Trade Panay Foundation, che opera nell’educazione allo sviluppo e nella promozione dei diritti civili. Lo sanno bene i nostri lettori, perché in occasione dei suoi viaggi in Italia, ospite di Altromercato e di tante Botteghe del mondo come la cooperativa Mandacarù di Trento, abbiamo dato voce alle istanze di Ruth Salditos e alle lotte dei coltivatori di zucchero di canna per la giustizia e il rispetto dei diritti umani, ripetutamente violati durante la presidenza di Duterte.

“Il nostro successo non si misura in quante tonnellate di zucchero all'anno riusciamo ad esportare all'estero, ma piuttosto nella capacità che abbiamo di far crescere le persone e di mobilitarle nella rivendicazione dei loro diritti”, ci aveva detto Ruth Salditos nella lunga intervista rilasciata al nostro settimanale nel maggio 2015. Questo impegno di informazione e coscientizzazione l’organizzazione PFTC l’aveva già pagato duramente in passato: nel 2014 il suo presidente Romeo Capalla e il produttore Dionisio Garete furono assassinati

“Quello che è successo a mio marito e alle 6 persone che erano con lui è solo il riflesso di come il male sia al centro del nostro sistema di governo”, ha scritto Ruth Salditos agli amici di Altromercato. “Siate certi che trasformeremo il nostro dolore in coraggio insieme a voi e alle persone che lottano qui e in tutto il mondo”.

“Non lasceremo cadere nel vuoto le parole di Ruth e continueremo a lavorare al loro fianco per il rispetto dei diritti dei contadini e per la giustizia economica e sociale”, assicura Mandacarù. Il modo migliore per farlo, forse, è dare seguito all’invito rivoltoci dalla stessa Ruth nell’incontro trentino: “Fate pressione sul governo filippino perché si fermino le uccisioni, le violazioni dei diritti umani. L'Italia ha molti interessi economici nelle Filippine. Fate pressione sul governo italiano perché chieda al governo filippino il rispetto dei diritti umani. Sarebbe un sostegno importante alla nostra azione per il rispetto dei diritti umani”.

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