Quando studiare ti cambia la vita

Guido Quarzo e Anna Vivarelli con le illustrazioni di Silvia Mauri

“La danza delle rane”

Editoriale Scienza, 2019

125 p. – € 9,90

Età di lettura: da 10 anni

Mai sentito parlare di Lazzaro Spallanzani? Io no, e così credo anche molti tra voi. Spallanzani, vissuto nel XVIII secolo tra Scandiano, suo paese natale, e Pavia, dove studiò e fece ricerca, è stato un gesuita, biologo e studioso di zoologia, nonché rettore accademico. A lui si devono, tra gli altri, gli studi sulla riproduzione animale e la confutazione della teoria della generazione spontanea.

Mettere Lazzaro Spallanzani in un libro per ragazzi può sembrare un po’ strano, non per Anna Vivarelli e Guido Quarzo autori de “La danza delle rane” (Editoriale Scienza)che hanno avuto l’idea di raccontare un pezzo della vita di questo grande scienziato dalle tante intuizioni rivoluzionarie. Ce la presentano attraverso la vicenda di Antonio, il protagonista, un giovane, figlio di un mugnaio, che per caso si imbatte nello scienziato lungo un torrente dove stava raccogliendo rane. Il ragazzo entra subito nelle simpatie dell’abate che lo assume come suo assistente. A casa dell’abate, Antonio scopre un mondo pieno di libri, ricerche, esperimenti, lontanissimo dalla strada che la sua nascita al mulino gli ha segnato. Un mondo che lo porta a una scelta importante.

La storia è coinvolgente come un piccolo giallo dal ritmo sostenuto che, mentre si dipana, offre al lettore tutta una serie di informazioni scientifiche e racconta ciò che significa fare ricerca. Antonio, grazie al suo maestro, scopre di avere le doti giuste per entrare in questo mondo: spirito critico, spirito di sacrificio, curiosità intelligente e voglia di continuare a cercare, non accontentandosi mai delle risposte che, anche se dettagliate, molto spesso non sono esaustive.

Scritto da due tra i grandi autori italiani per ragazzi per la collana “Racconti di scienza”, questo piacevole romanzo porta a riflettere sull’importanza dello studio in generale e delle scienze in particolare. Leggendo queste pagine non si può non considerare come una visione della vita chiusa e bigotta porti all’oscurantismo, all’opposizione sistematica al progresso attraverso la messa in discussione di tutte le teorie e le idee innovative. Attraverso le riflessioni di Antonio e gli insegnamenti di Spallanzani, si comprende come la limitazione della diffusione delle scoperte in campo scientifico e non solo, si oppone a una visione dinamica delle cultura e alla libertà di pensiero.

La prosa curata, precisa e scorrevole è arricchita dalle interessanti tavole illustrate di Silvia Mauri che rappresentano gli aspetti importanti della ricerca di Spallanzani e i momenti clou della storia di Antonio: tavole in bianco e verde che, realizzate in assenza di prospettiva, richiamano quelle dei libri del 1700.

Una curiosità: l’abate Lazzaro Spallanzani fu acerrimo rivale del suo collega naturalista, professor Giovanni Antonio Scopoli, nato a Cavalese, dal quale lo dividevano scontri accademici e una concezione radicalmente diversa della storia naturale.

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