Sul carretto rosso con Teddy

Cynthia Voigt con le illustrazione di Fabio Sardo, traduzione di Alessandra Orcese

“L’isola dei giocattoli perduti”

Giunti 2017

215 p. – € 16,50

Età di lettura: da 8 anni

I giocattoli protagonisti di storie non sono una novità, ma hanno sempre un loro fascino. Come Teddy e i suoi amici di cui leggiamo in “L’isola dei giocattoli perduti” (Giunti). Teddy è un orsacchiotto senza gambe che può muoversi solo grazie a un carretto tirato da Umpah, un elefantino che ama cucinare dolci. Vivono in una casetta rossa vicino alla casetta rosa di due maialine Zia e Prinny, che si comportano come se fossero madre e figlia. Poi ci sono Sid, un serpente sempre affamato, Peng, un pinguino di legno che non ama la compagnia, il Signor C, un coniglietto trovato sulla spiaggia e Clara, una bambola che si crede una regina. Insieme vivono su un’isola e insieme vivono alcune semplici avventure, tutte ispirate da Teddy che ha la testa sempre in movimento, sempre pronta a pensare e scoprire qualcosa, ma che per farlo ha bisogno dei suoi amici. In realtà in questo libro non succede molto. La sua vera forza sta nella piacevolezza della lingua che non scade mai nel banale, nella perfetta caratterizzazione dei personaggi, ognuno con le sue particolarità, e nelle relazioni che si sviluppano tra di loro. Sono degli oggetti, degli animaletti di peluche o di legno, ma i loro pensieri e i loro atteggiamenti sono perfettamente umani. Le piccole avventure che vivono danno loro modo di sperimentare situazioni e emozioni diverse e ben descritte. Questo soddisfa la lettura a vari livelli, permettendo di riconoscere diversi temi, primo fra tutti quello della diversità. Una storia godibilissima anche se non ha un vero e proprio inizio, né una vera fine. Un libro diverso da molte pubblicazioni attualmente sul mercato: una narrazione lenta e piacevole, che vagamente ricorda il classico mondo di Winnie The Pooh.

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