Un cagnolino in vetta al Monte Bianco

Non può non affascinare gli amanti della vette “La montagna più alta” (Rizzoli), un bellissimo albo illustrato liberamente ispirato al testo Voyages dans les Alpes di Horace-Bénédict de Saussure, il naturalista e geologo svizzero, camminatore ed esploratore innamorato delle Alpi. Con grande talento, l’autore-illustratore Pierre Zenzius ci racconta la storia vera di questo uomo che nel 1787 ha realizzato il suo sogno scalando il Monte Bianco. In realtà, non fu lui il primo a conquistare la vetta, ma per lui l’impresa rimase comunque indimenticabile. In alcune righe introduttive, l’autore spiega questa vicenda che nelle grandi tavole illustrate seguenti diventa una storia incredibile per i bambini: la storia di una grande avventura, un viaggio quasi impossibile, un’ascensione indimenticabile.

 

 

Il racconto attraverso parole (poche) e immagini (molte) inizia mostrando la variegata carovana di de Saussure e gli altri suoi compagni esploratori dagli improbabili vestiti settecenteschi, poco adatti ad una scalata, e con un immenso seguito di bagagli stravaganti (scale, corde, bauli, picconi, perfino una gabbia con un uccello e un ombrello). C’è anche un cagnolino. La lunga fila di uomini e cose avanza, osservando e divertendosi, attraverso paesaggi mozzafiato che dai boschi del fondovalle arrivano alle nevi e ai ghiacci delle zone più alte. E, quando, infine, la cordata arriva alla cima, scopre le stelle e …

Un poetico albo illustrato che si fa inno alla montagna. Una storia profonda in cui grande spazio hanno le emozioni di chi sta salendo, ma anche una storia coinvolgente e divertente perché oltre che essere ricca di particolari da osservare, è narrata dall’insospettabile, fedele amico a 4 zampe di de Saussure, perciò il punto di vista è veramente inaspettato. Un libro imperdibile per i bambini chi amano la montagna e interessante anche per i grandi, soprattutto per il finale che si apre alla grandezza della natura e al bisogno di infinito che da sempre è parte dell’uomo: “Eravamo soli nel bel mezzo delle nuvole. Presto il mondo si ritrovò al di sotto di quel mare di ovatta”.

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