Carciofi verdi

CARCIOFI VERDI. La raccolta dei carciofi va fatta quando i capolini hanno raggiunto una dimensione soddisfacente per la varietà coltivata. I carciofi che fanno intravvedere già il pennacchio fiorale sono già passati e vanno lasciati in pianta e farne tesoro della loro vistosa e lunga fioritura.

Il carciofo quindi che si mangia è quello dal colore verde brillante e deciso, verde o violetto, secondo la varietà. Ma è sempre un frutto (fiore) ancora immaturo. Tra le varietà coltivate negli orti troviamo il Violetto, il Tondo di Pestum. Un carciofo particolare è il violetto di S. Erasmo, tipico della laguna veneta.

ZOLFO PER IL MAL BIANCO. Alla signora Lia di Trento che chiede quali sono le caratteristiche dello zolfo che usa contro il mal bianco delle sue rose rispondiamo che lo zolfo è un minerale naturale molto usato per la lotta contro l’oidio o mal bianco di molti vegetali (fiori, piante ornamentali, da frutto e vite).

La sua caratteristica principale è quella di avere una azione disidratante del micelio del fungo. Va tenuto presente che ad alte temperature ambientali questo antiparassitario è fitotossico, cioè risulta dannoso ai vegetali ( ustioni). Ecco il motivo per cui se ne consiglia la distribuzione nelle ore più fresche della giornata.

POTATURA DELL’OLEANDRO. Gli oleandri vanno potati preferibilmente dopo l’appassimento tardo-estivo dei fiori e non a primavera. Essi privati precocemente delle porzioni terminali, sulle quali si sviluppano i fiori, riducono fortemente la fioritura estiva, in proporzione ai tagli apicali eseguiti. Le piante potate dopo la fioritura andranno sostenute nella primavera successiva mediante fertilizzazioni con nutrienti ricchi di azoto e ferro. L’oleandro tagliato anche su rami di un certo diametro riesce a far germogliare le gemme latenti esistenti. Per questo sopporta senza danni una potatura drastica speso volta a curane forma e dimensione.

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