La potatura delle rose

POTATURA DELLE ROSE. La signora Maria di Trento ci scrive chiedendo lumi sulla potatura dei rosai. Rispondiamo volentieri.

I rosai a cespuglio si devono potare recidendo a livello di una gemma sana i rami malati, quelli sottili o danneggiati. I rosai da grandi fiori vanno recisi invece a 10-15 centimetri dal suolo a seconda della vigoria, mentre quelli che producono rose a mazzo ad almeno una trentina di centimetri. Anche le piccole rose seguono queste regole generali, ma operando con più delicatezza. si devono tagliare di netto tutti i rami più vecchi e quelli disseccati. Sarà molto utile inoltre eliminare i rami intrecciati, folti, sovrapposti. La spuntatura dei rami principali e la pulizia dei fiori secchi eventualmente ancora presenti dopo l’inverno darà un lavoro fatto a regola. I rami laterali dovranno venir accorciati di almeno un terzo della loro lunghezza.

PISELLI PREDA DEI PASSERI. Negli orti di piano o in zone riparate sono già in fase di emergenza cipolle, aglio e scalogno e stanno rinverdendo le cicorie verdi a grumolo seminate in autunno. Chi ha seminato presto i piselli che hanno fatto distendere sulle frasche stanno iniziando la fioritura. Sono proprio questi che sono facile preda dell’attività devastatrice dei volatili, passeri in particolare, molto avidi dei teneri germogli. Per evitare il prevedibile scempio si consiglia di coprire l’aiuola con del tessuto non tessuto o della semplice ramaglia. Non scordare per lo stesso motivo di coprire con anche le aiuole delle semine.

A DIMORA LE ORNAMENTALI. La primavera è iniziata quest’anno in regola, con giornate e temperature ottimali. Il terreno si sta scaldando ricevendo i primi seminati e le prime piante o arbusti di nuova messa a dimora. E’ giunto quindi anche il momento di fare le buche che accoglieranno le siepi nell’orto e nel giardino oltre che le trincee che saranno occupate da arbusti e alberi ornamentali.

Sul fondo della buca di impianto va posto del letame bovino o equino maturo o del terriccio da coprire poi con un buon 10 centimetri di terra vegetale. Le buche preparate, per un lavoro da certosino, vanno lasciate aperte fino al momento della messa a dimora. Il clima ha azione benefica e migliora la struttura del terreno, meglio di qualsiasi mano di uomo.

Prima della messa a dimora mettere le piante per una giornata in acqua e verificare che l’apparato radicale sia privo di lesioni. Se presenti, tagliare le radici lesionate o rotte e disinfettarle immergendole in una miscela acquosa a base di rame.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina