Progetto?

Il Signore si fa piccolo e non spinge mai: invita, ispira, sorregge, medica

Caro Lettore, facciamo finta che io sia un microsanto, con il carisma di una qualche familiarità con il Padre Eterno. Mi presento a Lui, con il lasciapassare della Segreteria di S. Pietro. Per tutela della tua privacy, a scanso di incappare in orecchie troppo zelanti e indiscrete di qualche Angelo giornalista, non esibisco il tuo nome bensì soltanto il tuo numero di abbonamento a Vita Trentina. Mi presento alla somma Presenza e chiedo quale sia il Suo particolare progetto su di te. Un canovaccio, uno spartito, una tua parte da recitare, interpretare, realizzare. Un ruolo da assumere, una specifica missione o serie di missioni da compiere. Con mia totale sorpresa, l'Onnipotente, l'Onnisciente, il Provvidente, il Signore della Storia mi risponde: "A Me lo domandi? Devi rivolgerti a lui. Io gli ho dato dieci talenti all'inizio e continuo istante per istante a sostenerlo nelle sue iniziative indovinate e anche nei suoi tentativi maldestri. Sono e voglio essere, soltanto ma intensamente, un suo spettatore attivo, un tifoso appassionato e fedele, un allenatore stimolante se mi vuole, un curioso amorevole, sommamente interessato a vedere come va a finire. Beati quelli che leggono in se stessi il loro futuro, il sentiero da percorrere, i rischi da affrontare e non aspettano da me fatalisticamente un destino che non esiste se non nelle loro mani, piedi e zaino. E' vero che tutto è dono mio ma sono i miei doni che obbediscono alla loro creatività. Hanno tutto quanto occorre per realizzare una vita ricca di significato, un'opera d'arte certo sofferta ma irripetibile, una storia che meraviglierà Me, più di tutti, e mi renderà orgoglioso e ammirato di ognuno di loro".

Lo scolaro rientra in casa e sbatte, furente, il quaderno, sfregiato di rosso, sotto il naso del papà urlando: "E' la seconda volta che mi prendi 5 nel tema di italiano!". Il nostro Padre Celeste saggiamente ha evitato questa sorte lasciando a noi il compito rischioso di fare i compiti. Lui certo non prenderebbe 5 e per noi sarebbe molto confortevole e analgesico essere puri esecutori di un prefabbricato. Però, nello stesso istante, profondamente angoscioso sarebbe trovarci di fronte ad un quiz con una sola risposta giusta, fallita la quale la nostra vita sarebbe tutta irrimediabilmente sbagliata come quando sbagliamo il primo bottone di un soprabito. Ci troveremmo davanti ad un Dio inizialmente donante ma poi crudelmente spietato ed irrecuperabile per la nostra fragilità nel conoscere ed agire. Erano perfettamente su questa linea di zelante perversità quei superiori religiosi, parroci o devoti fedeli quando vantavano l'infelicità e gli ulteriori sbandamenti di un soggetto uscito dall'Ordine o di un coniuge che usciva dal Sacramento. Sia una sonata soggetta a cento regole o una più irruente sinfonia o un free jazz totalmente istintivo, quel che conta è che ci sia arte ed eco nell'animo degli uditori. Come negli evidenti esempi di Bach, Beethoven o Duke Ellington. Così viene inventata la vita nelle varie epoche ma sempre come risposta al proprio temperamento, alla propria storia e come risposte provocate dalla storia e cultura che ci avvolgono.

Sulla passerella dell'Arca si imbarcano tutte le coppie animali in severo ordine alfabetico. Nel linguaggio dell'epoca la voce "Elefanti" è seguita da quella delle "Pulci". Naturalmente l'elefante si volta indignato e sentenzia l'immancabile "Non cominciamo a spingere". Il Signore si fa piccolo e non spinge mai: invita, ispira, sorregge, medica. Lasciamo libere di volare e di amarsi le due colombe; quella della Sua Volontà che chiede al nostro cuore di lasciarsi amare e quella della nostra responsabilità nel trovare le incarnazioni concrete di questo amore. Ci hanno preceduto in questo coraggio migliaia di sorelle e fratelli provati da ogni tipo di male che abbiamo incontrato nella vita, moltissimi creatori di famiglia, di lavoratori, imprenditori di nostra esperienza, di altri costruttori del bene comune, in Italia e in Trentino Alto Adige/Südtirol, di cui abbiamo beneficiato. Anche Alcide De Gasperi, Mayr-Nusser, Jägerstätter, Visintainer, Chiara Lubich e, in campo presbiterale, i nostri Chini, Martini, Tschiderer, Endrici, Guetti, Gargitter, Golser, Gottardi, Vielmetti, Bernardi, Mario Borzaga con altre testimonianze cruente (mi si perdonino i mille e mille non citati, per mio difetto di memoria o di buon gusto) ci son riusciti benino. Ora toccherebbe a noi!

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina