Trasporti, rincari e proteste

La stazione delle autocorriere a Trento nel 1976. Foto © Gianni Zotta
La stazione delle autocorriere a Trento (1976) quando c’era ancora l’Atesina, la società del trasporto pubblico fondata il 4 marzo 1922. Nel 2002, con la fusione fra Atesina e ferrovia Trento-Malé, la Provincia autonoma di Trento favorì la nascita della Trentino Trasporti Spa.

Nel febbraio del 1979 il prezzo del biglietto dell’autobus urbano fu portato da 100 a 150 lire. Il 14 a Rovereto gli studenti bloccarono gli autobus per tutta la giornata per protestare contro l’aumento del prezzo della corsa. A Trento invece si praticò la disubbidienza civile con l’autoriduzione del biglietto. Contro gli aumenti scesero in sciopero pure gli autisti. Polemiche e proteste si ebbero pure l’anno seguente quando il costo della corsa fu portato da 150 a 200 lire e il prezzo del biglietto extraurbano fu aumentato del 20%.

Nel tentativo di contenere il deficit di bilancio dell’Atesina, il prezzo della corsa aumentò di anno in anno. Il 1° maggio 1993 passò da 800 a mille lire. Nel 1998 si arrivò a 1800 lire (poco meno di un euro di oggi).

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