Anoressia, “meno ricoveri e più analisi focale e breve”

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Ha richiamato l’interesse di molte persone la conferenza del dottor Giorgio Nardone, uno dei massimi esperti della cura dell’anoressia giovanile ospite ieri a Trento, nella sala delle Marangonerie del Castello del Buon Consiglio. Fondatore e direttore del Centro di Terapia strategica di Arezzo, il professor Nardone ha portato l’esperienza del suo approccio innovativo terapeutico che prevede interventi immediati e precoci: meno ricorso agli  psicofarmaci e ai ricoveri nelel cliniche, se non nei casi estremi, bensì ascolto del paziente e analisi del caso specifico con il forte coinvolgimento dei familiari che diventano veri e propri co-terapeuti. Il modello di terapia breve strategica garantisce tassi di guarigione molto più elevati: oltre 220 pazienti tra i 12 e i 19 anni; 82% risolti con una efficienza di intervento che va da un minimo di 5 sedute ad un massimo di 31 (da 6 a 12 mesi). Il disturbo patologico in Trentino, secondo i dati dell’Azienda provinciale, conferma 150 circa 150 nuovi casi all’anno, circa due a settimana. La mortalità rimane alta: fino al 18 per cento. Per l’Organizzazione mondiale della sanità è la seconda causa di morte in età giovanile dopo gli incidenti stradali.

Le azioni terapeutiche concrete si focalizzano sul “come” si forma e persiste il problema nel presente, anziché cercarne le cause e gli ipotetici “perché” nel passato.

L’incontro con Nardone è stato organizzato da Marisa Ciola, psicoterapeuta ufficiale del Centro di terapia strategica dii Arezzo TS e presidente dell’Associazione di Promozione sociale ReACT. (Ascolta audio qui sotto

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