Un trekking indimenticabile

Un partecipante racconta come ha vissuto alcune esperienze in montagna con altre persone da aiutare

L'esperienza di trekking, condivisa lo scorso anno in settembre sulle pale di San Martino, mi ha lasciato nel cuore sensazioni di pace e di serenità, unione, solidarietà e soprattutto verso le persone più bisognose che non potevano camminare a causa di un handicap fisico.

Personalmente non ho fatto molta fatica, anche se la sera però mi addormentavo subito per la stanchezza. Si provava un senso di liberazione davanti ad un paesaggio suggestivo ed incantevole. Il percorso è stato anche impegnativo, tanto che ad un certo punto ci siamo trovati anche bloccati sul sentiero. Grazie all'esperienza e all'attrezzatura del nostro accompagnatore Claudio Colpo siamo riusciti a riprendere la camminata, a conferma che l'unione fa la forza.

Eravamo davvero un gruppo coeso e molto ben organizzato e dobbiamo ringraziare molte persone come Sara, Gigliola e tante altre che ci hanno dato il loro aiuto anche nella fase della preparazione del pranzo e ella cena.

Ricordo anche un'altra esperienza di montagnaterapia, quando abbiamo camminato nel gruppo del Lagorai; c'era anche Cris, una ragazza cordiale che mi ha aiutato nella sistemazione di una tenda in un prato. Faceva freddo la notte, allora abbiamo acceso un fuoco, segno di presenza, che ci ha anche riscaldato . Ognuno di noi in quel momento poteva parlare ed esprimere il proprio parere sulla camminata che aveva fatto insieme gli altri.

Ci hanno accompagnato anche gli asini che si sono dimostrati testardi e cocciuti: ad un certo punto si sono bloccati nell'attraversamento di un ponte sopra ad un torrente.

Il trekking settimanale è stato davvero un bel ricordo che mi è rimasto nel cuore: non ci sono stati problemi e siamo rientrati a casa con un carico di nostalgia ma anche con lo spirito rigenerato.

In un'altra occasione sono stato nella zona delle Cinque Terre, in Liguria, dove il paesaggio di presentava interessante e curioso.

E poi la settimana trascorsa in val di Fassa dove però il maltempo ci ha impedito di raggiungere il rifugio “Principe” e il rifugio “Sassopiatto”.

Ma il trekking indimenticabile per me è stato quello sul gruppo di Brenta, dove eravamo molto numerosi e siamo stati aggregati al gruppo della Sardegna. Si sono rivelati degli amici che hanno condiviso e apprezzato il camminare con noi. Infine, la gita in agosto in Cevedale, dove ho fatto molta fatica per raggiungere la destinazione; il tempo era è davvero imprevedibile in montagna, faceva freddo ed io ho deciso di non andare sul ghiacciaio perchè temevo di scivolare sul ghiaccio. Nonostante tutto il gruppo è rimasto compatto e anche gli ultimi sono riusciti ad arrivare alla fine del percorso. Mi auguro di poter ripetere queste esperienze anche quest'estate.

Renato Osele

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