“Villa Rosa, oltre i confini regionali”

Fugatti: “Crediamo che il pubblico debba investire nella sanità pubblica e nell’eccellenza pubblica, come questa, che deve essere complementare alle realtà private”

L’ospedale perginese di Villa Rosa conferma, o meglio rafforza il suo ruolo di polo di riferimento provinciale. La visita, ad inizio gennaio, del governatore Maurizio Fugatti, accompagnato dall’assessore alla salute Stefania Segnana, ne è stata la conferma.

Un incontro servito per presentare l’eccellenza dell’ospedale perginese e fortemente voluto dal Comune di Pergine e dalla Comunità di Valle Alta Valsugana a seguito dei timori di un depotenziamento.

L’ospedale, ora, potrà confermarsi come polo unico di riferimento provinciale per la riabilitazione intensiva ad alta specializzazione anche grazie all’apertura del Centro Nemo (Neuro Muscular Omnicenter), annunciata prima di Natale durante la maratona televisiva di Telethon e della quale avevano discusso in un incontro preparatorio il sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer, l’assessore Alberto Frisanco, il presidente Fugatti, l’assessora Segnana e la direttrice dell’Unità Operativa “Neuro-riabilitativa”, dottoressa Nunzia Mazzini, in pensione dal primo gennaio.

Nemo è un braccio operativo della Fondazione Telethon, che sostiene la ricerca nel settore delle malattie genetiche rare. L’orizzonte di questo progetto va oltre i confini trentini perché potrebbe svilupparsi una realtà in grado di essere riferimento per tutto il nord-est che porterebbe a Pergine competenze di livello internazionale. E poi anche progetto Ausilia, progetto Captain, Abilita, laboratorio ausili informatici e le varie unità operative riabilitative dell’ospedale lo rendono un vero e proprio centro di ricerca e sviluppo unico a livello trentino.

“Ho accettato volentieri -ha detto il presidente Fugatti- di venire a visitare l’ospedale Villa Rosa, che si conferma un’eccellenza ancor di più dopo aver toccato con mano questa realtà. Con l’apertura del Centro Nemo l’ospedale avrà un carattere di riferimento non solo provinciale ma anche extraregionale. Da parte nostra c’è tutto l’appoggio e l’attenzione per la volontà di continuare questo percorso di crescita e ricerca. Crediamo che il pubblico debba investire nella sanità pubblica e nell’eccellenza pubblica, come questa, che deve essere complementare alle realtà private del nostro territorio. Far collaborare queste due realtà significa volere il bene del 'sistema salute' trentino”.

Sulla stessa linea l’assessora Stefania Segnana che ha ricordato come la giunta provinciale abbia subito accolto con favore il progetto Nemo: “Lavorare – ha detto – per dare al Trentino e, nello specifico, alla Valsugana, un progetto di attrazione nazionale come quello nato assieme a Telethon, è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire”.

“L’abbiamo sempre sostenuto -ha detto a fine mattinata il sindaco Roberto Oss Emer- che il pubblico può coesistere con il privato. Bisogna capire però che tutto quello che fa Villa Rosa, pubblico, molto spesso il privato non riesce a farlo, basti pensare alle tecnologie qui presenti. Qui sono stati fatti notevoli investimenti, che vanno utilizzati al 100%, non al 50% come stiamo facendo ora”.

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