A caccia, col cellulare e il contapassi

Seguendo percorsi individuati dagli anziani stessi hanno “scoperto” i tesori di alcuni luoghi cittadini

Chi l'ha detto che anziani, tecnologia e salute non possono andare di pari passo? Il progetto “Impronte” è il connubio di questi tre ambiti. L'iniziativa rientra nelle proposte promosse dalla Fondazione Bruno Kessler in collaborazione con il Centro di Competenza TrentinoSalute4.0 dell'Assessorato alla Salute e Solidarietà Sociale della Provincia di Trento, che mira a promuovere stili di vita sani. In questo caso si tratta di un progetto di active ageing, ovvero di invecchiamento attivo. Con questo termine si intende un processo finalizzato alla realizzazione delle potenzialità fisiche, mentali e sociali delle persone anziane.

Grazie alla collaborazione della cooperativa sociale Kaleidoscopio è stato possibile proporre un'attività di geocaching agli anziani del Centro Servizi Anziani Contrada Larga di Trento con sede in via Belenzani, a due passi da piazza Duomo. Il termine inglese si può tradurre come una sorta di caccia al tesoro in cui i partecipanti utilizzano un ricevitore GPS per nascondere e/o trovare oggetti reali o virtuali.

Mercoledì 31 maggio si è svolta l’ultima tappa di questa singolare caccia al tesoro che, articolata in quattro incontri, ha tenuto occupati per tutto il mese di maggio 14 anziani che frequentano il Centro. I partecipanti divisi in due squadre sono connessi, tramite cellulare, ad un sito web apposito per il geocaching, dove visualizzano la piantina di Trento nella quale sono segnalati dei punti da raggiungere.

“Ogni percorso spiega Francesca Chini, educatrice della cooperativa Kaleidoscopio che segue attivamente il progetto – ha un tema ben preciso: ad esempio nella tappa 'Trento e l'acqua' i partecipanti hanno seguito un percorso nel quale i punti da raggiungere erano situati vicino ai corsi d'acqua della città o alle fontane”, “Quest'ultimo percorso invece – continua l'educatrice – è incentrato sui monumenti della città e come tutte le tappe precedenti è stato ideato con l'aiuto di due signore del Centro. Dopo aver raggiunto ogni punto segnato sulla mappa il gruppo di anziani può leggere sul cellulare una descrizione storico-culturale del luogo in questione; per passare alla tappa successiva è necessario risolvere un indovinello legato a quell'angolo di città”.

Il progetto coinvolge i partecipanti non solo il giorno della caccia, ma si inserisce anche nella loro quotidianità. Ad essi infatti viene fornito un braccialetto contapassi che registra i passi compiuti ogni giorno. La premiazione, prevista per giovedì 1 giugno, tiene conto infatti del numero di passi totale dei partecipanti di ogni squadra, sommato al numero di tappe raggiunte.

I benefici del progetto sono multipli: l'esercizio fisico e mentale per promuovere uno stile di vita attivo, la socializzazione, l'uso delle nuove tecnologie, ma anche la riscoperta di luoghi della città che nella fretta di una vita non ci si era soffermati ad osservare.

“Il progetto è nato anche allo scopo di cambiare la concezione della persona anziana” spiega Silvia Fornasini, ricercatrice presso la fondazione Bruno Kessler nell'ambito dell'innovazione tecnologie per la salute. “Molto spesso l'anziano è visto come una componente passiva della società, mentre, se pensiamo anche solo al ruolo dei nonni, gli anziani sono una risorsa essenziale”.

Quale modo migliore quindi per far vedere che anche gli anziani possono essere attivi? “Il tema del geocashing proposto a persone anziane è molto esplorato nella letteratura sociologica; iniziative di questo tipo hanno già avuto luogo in numerose parti del mondo, ma a Trento non si era mai organizzato nulla di simile che coinvolgesse gli anziani” continua la ricercatrice. “Il riscontro è stato positivo, i partecipanti hanno risposto con entusiasmo alla competizione camminando tutti i giorni per accumulare punti. L’unica difficoltà riscontrata ha riguardato l’utilizzo dell’applicazione, un po’ macchinosa; la sfida è ora quindi quella di crearne una a misura di anziano che possa essere utilizzata quotidianamente”.

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