La fiera delle vacuità

Fra molte sane proposte per vivere meglio, in modo più salutare, anche richiami all’apparenza affascinanti, ma che non hanno alcuna base scientifica, avverte il prof. Oss

“Idee benessere”: evento ospitato da Trento Fiere e organizzato da Keeptop Fiere nelle giornate del 26-27-28 febbraio. Per certi versi un’iniziativa al di sopra di ogni sospetto: proposte per vivere meglio, in modo più salutare, tranquillo. Attenzione, però: non è tutto oro quel che luccica. Fra molti interventi di ragionevole interesse, spiccano purtroppo gli inarrendevoli ciarlatani che vendono fumo. Anzi, nemmeno quello. Mi permetto di richiamare l’attenzione su quelle che appaiono come affascinanti proposte, ma che invece sono colossali fregature (per non girare troppo attorno alla questione).

Qualche esempio?

Autoguarigione: cosa di meglio per evitare fastidiose code dal medico e intossicazione da farmaci? Già. Peccato che chi propone questo approccio non è un medico ma un “bioenergetico”, che lavora con le energie sottili. Gli scienziati non conoscono tutto, e sicuramente non hanno mai sentito parlare di energie ciccione o sottili. Se non altro il “bioenergetico” (nota professione con albo annesso) pratica il riequilibrio energetico. Così almeno non si inciampa facilmente.

Metamedicina: non la pratica un “metamedico” ma un’appassionata persona che ammette di non volersi sostituire alla medicina tradizionale (e meno male, visto che non pare l’abbia studiata molto). Poi si scopre che definisce la metamedicina come “femminile” mentre i clisteri e i trapianti sono “maschili”. Forse ha ragione, ma parrebbe un approccio un po’ troppo scontato alle questioni di genere.

Conoscersi grazie ai cristalli: bello, non serve nemmeno iscriversi a un palloso social tipo Facebook. Si risparmia anche sulla connessione a Internet. Poi, però, si scopre che i cristalli (le pietre, proprio quelle) ci parlano grazie a campi energetici del vuoto e altre meraviglie che però sono solo nella testa di questi fantasisti che dovrebbero ogni tanto trovare il tempo anche di studiare qualche libro di fisica tradizionale. Noioso, forse, ma un po’ più sicuro.

Medicina ortomolecolare: non so se questo risulterà esattamente gradito a chi la propone (o propina), ma si basa su affermazione rigettate in toto dalla comunità scientifica. Perché? Semplice: non ci sono evidenze oggettive della loro efficacia (e pazienza) e ce ne sono di loro possibili rischi per la salute (e qui di pazienza se ne ha di meno).

Alimentazione quantica: un minestrone che potrebbe essere divertente se non fosse che chiama in causa concetti di fisica quantistica (chi scrive se ne occupa per mestiere da 35 anni) che con i cibi non hanno mai avuto né mai avranno nulla a che fare. Parlare di lunghezze d’onda come se si trattasse di proprietà intrinseche degli alimenti fa ridere i polli (quantistici anche loro, perché fatti di atomi, e non come possibile cibo). Anche in questo caso: studiare (e non guardare video su Youtube) un testo di fondamenti di fisica ondulatoria no?

Pilotaggio della realtà e sequenze numeriche Grabovoi: che i numeri significhino qualcosa ci sta anche, soprattutto quando si guarda il conto in banca. Cosa significhi invece rigenerare ogni cosa in intervalli di tempo attraverso la trasformazione del tempo in forme spaziali (abilità che lo “scienziato” Grabovoi si vanta di avere fatto), fa piuttosto venire in mente immagini inquietanti di confusione generalizzata.

Una simile fiera di vacuità è imputabile a disinformazione e leggerezza culturale che, nei nostri tempi più che in passato, è generalizzata e diffusa, colpa forse un atteggiamento troppo “liberale” nei confronti della preparazione e nello studio delle discipline scientifiche, che non lasciano spazio a personalizzazioni e interpretazioni emotive come quelle sopra elencate.

Ognuno è libero di credere a quel che gli pare, ci mancherebbe. Il cittadino sappia però che seguire queste vie “New Age” è pericoloso per la salute propria e dei propri cari. Molte persone perdono la vita a causa di una fiducia insensata per pratiche e approcci da “stregoni” senza nessun fondamento di validazione terapeutica moderna.

Cosa che però mi fa molto arrabbiare: l’evento ha ricevuto il patrocinio della Regione Autonoma Trentino – Alto Adige, della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Trento (e come partner le Casse Rurali Trentine). Mi permetto di chiedere ai nostri politici e amministratori se hanno una minima idea di cosa stiano patrocinando. Oltre al trilinguismo sarebbe opportuno sostenere una soglia minima e irrinunciabile di cittadinanza scientifica. Al di là dei proclami e dei piani di sviluppo strategico, ma passando ai fatti e bloccando simili nefandezze.

Stefano Oss

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