Sanità, Not e riorganizzazione ospedaliera sono le sfide del nuovo direttore

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Sanità. Riorganizzazione ospedaliera e Not. Sono le sfide che attendono il nuovo direttore dell’Azienda sanitari trentina, Paolo Bordon nominato ieri dalla Giunta provinciale.

Bordon, 52 anni di Rovigo, è stato fino ad oggi direttore generale Azienda per l’assistenza sanitaria di Pordenone. Capacità di fare squadra, forte motivazione personale e provenienza da una regione autonoma: sono le caratteristiche per le quali è stato scelto tra una rosa di cento candidati.

Firmato un contratto quinquennale da 190 mila euro all’anno.

“Ci congratuliamo con Paolo Bordon – scrivono i sindacati Cgil, Cisl e Uil del Trentino -. Lo attende un lavoro intenso e impegnativo perché la sanità trentina ha bisogno finalmente di avviare concretamente il processo di riorganizzazione”. Per le tre confederazioni resta prioritario assicurare l’accesso a cure di qualità a tutti i cittadini, a prescindere da dove risiedono ed il decollo del nuovo piano ospedaliero. Le specializzazioni più complesse e delicate vanno progressivamente concentrate, ma Trento e Rovereto devono rimanere i due presidi più importanti del territorio. Per il Not si dovranno finalmente avere tempi certi di inizio lavori e per la protonterapia piena integrazione nei Lea del Servizio sanitario nazionale.

“Il futuro è la medicina del territorio” commenta ai nostri microfoni il presidente dell’Ordine dei medici Marco Ioppi. (ascolta qui sotto)

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