“Equità e diritto alla salute per tutti”

Nel 2015 nel mondo sono morti ben 6 milioni di bambini sotto i 5 anni e 300 mila donne. Eppure per l'epidemiologa Flavia Bustreo è una buona notizia: in termini assoluti, se si confrontano i dati con quelli registrati 20 anni fa, la cifra, che fa rabbrividire, è la metà rispetto al 1990. Lo stesso vale per le morti materne, che erano mezzo milione. “E i vaccini – spiega Bustreo – sono solo uno degli elementi che hanno permesso di ridurre nel mondo i tassi di mortalità”.

Flavia Bustreo ha quasi 30 anni di esperienza nella salute globale. Dal 2010 è vicedirettore generale dell’ Oms – Organizzazione Mondiale della Sanità per la salute della famiglia, delle donne e dei bambini. Ha lavorato molto sul campo, soprattutto in Paesi poveri e dilaniati dalla guerra, dove il diritto alla salute è ancora negato, in Africa, in Sud America, nei Balcani, in Iraq.

Dottoressa Bustreo, i numeri sono tuttora spaventosi…

La situazione è migliorata, tuttavia non si sono raggiunti gli obiettivi del Millennio. Significa che resta ancora molto da lavorare per garantire il diritto alla salute nei Paesi a medio-basso reddito. E’ fondamentale rinforzare la sorveglianza, investire sui sistemi di igiene e salute, nella formazione di operatori sanitari, delle donne e dei bambini. L’Italia, tra i pochi Paesi ad avere il diritto alla salute sancito dalla Carta costituzionale, ha molto da dire nel campo della salute pubblica, rispetto anche alla mortalità materno-infantile e alla longevità”.

I tassi di mortalità materno-infantile sono un indicatore delle disuguaglianze tra Nord e Sud…

Quando si parla di donne e bambini cogliamo proprio la disuguaglianza marcata sul tema della salute tra Paese ricco e Paese in via di sviluppo. Basti pensare che in Sierra Leone il tasso di moralità materna è il più alto in assoluto, mille volte di più che in Finlandia.

Parliamo di vaccini, un tema caldo in Italia: come si spiega il calo della copertura?

Il fenomeno della cosiddetta esitazione vaccinale è legato spesso alle false informazioni battute velocemente sui social e non scientificamente provate. E poi oggi abbiamo perso la memoria storica, non ricordiamo la gravità di malattie come la tubercolosi o la poliomielite. Mia madre ha perso suo fratello di 5 anni per difterite, le madri di oggi vedono solo i rischi e non i vantaggi enormi dei vaccini per la salute pubblica.

Migranti e salute: è garantita l’equità di accesso alle cure?

Le morti sulle coste del Mediterraneo, ma anche all'interno dell'Africa, o nelle isole del Pacifico legate al cambiamento climatico sono la spia di una ingiustizia enorme a cui l'Oms deve dare una risposta concreta, continuando a garantire il diritto alla salute fondamentale per ogni individuo attraverso un lavoro di supporto ai governi che accolgono e non possono essere lasciati soli.

A proposito di cambiamenti climatici: quali rischi per la salute delle persone?

Su questo concetto l'Oms ha lavorato molto durante la Conferenza sul clima di Parigi COP21 affinché il diritto alla salute sia il motore di azione dei governi. Perché il cambiamento climatico ha anche un impatto sulla sicurezza alimentare e sulla qualità dell’aria e dell’acqua. L’innalzamento delle temperature sta già influenzando la diffusione dei vettori di alcune malattie, di insetti portatori di infezioni, come la malaria, a nuove latitudini e altitudini, dove prima erano assenti.

L'uscita degli Usa dall'Accordo di Parigi sul clima cosa può comportare su scala globale?

I dati ci dicono che il mondo, comprese le imprese americane, si sta già muovendo verso l'energia rinnovabile, l'aumento dell'efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile, con un incremento anche dei posti di lavoro. Quindi sono ottimista, perché è un processo che non può essere fermato.

Dottoressa Bustreo, ha un sogno nel cassetto?

Un’iniziativa che sposa due obiettivi (risponde con decisione, ndr): garantire equità e qualità nell’accesso alle cure per le donne e i bambini ed energia pulita in ogni angolo del pianeta. Non è accettabile che una donna non possa partorire di notte perché non c’è l’elettricità o che un parto vada male perché serve una sala operatoria attrezzata per un cesareo!”.

Un messaggio alle donne?

Alle donne dico di non arrendersi e di credere in se stesse; con l’impegno e la competenza alla fine i risultati arrivano.

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