Le statuine prendono vita nel presepe del coro

Più che un concerto, quasi un itinerario contemplativo. Accompagnati dai commenti introduttivi del presidente del coro della Sosat, Andrea Zanotti, gli spettatori del concerto di venerdì 18 dicembre hanno sostato in silenzio per quasi due ore accanto alle varie “statuine” raccontate dai canti della tradizione alpina: dai pastori ai magi, ma anche Maria e Giuseppe, il patriarca Mosè, fino all'emigrante in difficoltà e alla ragazza povera. Anche la quinta edizione del concerto di Natale, promosso in collaborazione con il settimanale Vita Trentina e radio Trentino in Blu, ha richiamato una grande e composta assemblea, ben presto trasformata in una comunità dalle emozioni e dai significati proposti dal coro, aldilà del virtuosismo dei solisti, delle scelte del direttore e anche di una certa fantasia narrativa. Sorprendenti il “Tu scendi dalle stelle” affidato alla voce potente del direttore Roberto Garniga ma anche “Noèl” bissato con le voci di coristi (per l'occasione anche cinque allievi) abbinate alle canne dell'organo: alla tastiera il maestro Roberto Gianotti che collabora con il coro.

Applausi a ripetizione per la sicurezza e la perfezione delle armonizzazioni, con un bis per i due giovani coristi al loro primo concerto; ultimi eredi di una tradizione nata ancora nel 1926 con il “leggendario” concerto del 24 maggio dietro un paravento al Castello del Buonconsiglio e consolidatasi grazie a Nino Peterlongo, fondatore e primo presidente della SOSAT, ma poi anche rifondatore nel dopoguerra, nel 1945.

Mentre il fresco parroco del Santissimo, don Giuseppe Mihelcic, ha sottolineato la dimensione spirituale e umana del canto di montagna, il direttore di Vita Trentina Diego Andreatta ha ricordato le tre assenze nelle file dei collaboratori della comunicazione diocesana, morti quest'anno: Michele Niccolini, Silvana Jellici Formilan e Davide Zordan.

Ora il coro e Vita Trentina guardano avanti, all'anno del 90° compleanno delle due realtà trentine, un anniversario che si potrà concludere nel dicembre 2016 con un concerto speciale da tenersi sempre nella chiesa del Santissimo, pure interessata dal 90° di benedizione.

Gli auguri natalizi sono stati addolciti dal vin brulè della cantina sociale di Aldeno e dallo zelten del panificio Tecchiolli di Cavedine.

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