“La nostra idea per il Trentino del 2020…”

Agli undici candidati presidente abbiamo rivolto otto domande, invitandoli a rispondere in modo sintetico. Per un approfondimento delle proposte delle varie liste e coalizioni, rinviamo ai rispettivi programmi elettorali. La presentazione delle risposte segue rigorosamente l’ordine secondo il quale i candidati appaiono sulla scheda elettorale che gli elettori riceveranno al seggio domenica 21 ottobre.

1) A quale idea di Trentino guarda la lista/coalizione che La sostiene?

2) In campagna elettorale, quali le due richieste più pressanti avute dai cittadini?

3) Immigrazione e società multietnica: smarrimento e paura o grande opportunità?

4) Un’idea per evitare la commistione tra politica e affari?

5) La formazione a qualunque età è il primo mattone dello sviluppo. Cosa manca al sistema scolastico Trentino?

6) Anche in Trentino non mancano fragilità e bisogni primari. E' giusto, nel darvi risposta, distinguere tra "trentini" e "foresti"?

7) Un tema a vostro avviso rimasto in ombra?

8) In quale sito poter leggere il vostro programma?

Paolo Primon (candidato presidente Popoli liberi – Paolo Primon – Freier Volker):

1) Identità è uguale a economia. Puntiamo sul turismo come prima industria: tradizione, storia e cultura sono la prima cosa che il turista cerca.

2) La nostra vittoria è che tutti stanno parlando di identità e del doppio passaporto: siamo noi i promotori e la sua vera forza sta nella blindatura della autonomia trentina.

3) Non possiamo continuare a ragionare per slogan. Il pericolo di una società multietnica viene da chi non si adegua alle regole. E la paura porta le persone a fare di tutta l’erba un fascio. La prima regola della convivenza è il rispetto reciproco: e le nostre radici ci dicono che siamo sempre stati un popolo mite…

4) E' molto dura, anche perché in questa classe politica la coerenza è una bestemmia. Bisogna che ci siano leggi precise. Io continuo con le stesse idee e la stessa coerenza del 1993…

5) Va alzato il livello degli insegnanti; è molto importante che siano all’altezza del compito loro affidato: dare cultura, aiutare i nostri giovani ad aprire la mente, a sognare. Perché oggi il lavoro, quando si esce dalla scuola, bisogna anche saperselo inventare…

6) Anche in questo caso, con gli slogan, non si va da nessuna parte. Di certo chi è nato qui e qui vive, non va messo in secondo piano; inevitabile che ci siano prassi e tempi differenti.

7) Viviamo in una società dove è rinato lo schiavismo: in una Provincia ricca come la nostra è una vergogna far fare ai nostri giovani gli stage a zero euro, è una vergogna che un operaio prenda 1.200 euro (come fa a vivere nella città più cara d’Italia?). E non parliamo dei figli che non vanno avanti con il lavoro dei padri, piccoli artigiani, perché ci vedono soltanto sofferenza. Il lavoro dà dignità e chi lavora deve essere rispettato!

8) Il nostro programma: www.popoliliberi.eu.

Filippo Castaldini (candidato presidente CasaPound Italia Trentino):

1) Un Trentino sicuro, che sappia valorizzare il nostro tessuto economico, il nostro ambiente e che metta in campo tutte le sue energie per aiutare gli ancora troppi trentini in difficoltà.

2) Occuparsi di immigrazione, stoppare il business dell’accoglienza che toglie fondi ad attività più meritevoli rendendo contestualmente più sicure le nostre città. Far ripartire il lavoro, lo sviluppo economico e quindi la natalità.

3) Nessuno smarrimento ma di certo nessuna opportunità perché chi arriva qui spesso ha poca voglia di integrarsi e rappresenta un costo economico e sociale che non possiamo sostenere per tutti.

4) Trasparenza, ridurre gli incarichi “politici”.

5) La formazione deve essere collegata maggiormente con il mondo del lavoro ma soprattutto crescere gli italiani del domani.

6) È giusto prima pensare a chi ha e sta contribuendo tutt’ora al nostro Trentino.

7) Il problema della natalità che va affrontato con strumenti importanti e una visione del futuro precisa.

8) Il nostro programma: https://drive.google.com/open?id=1mPi8ZiCzS04wOzYYDadshCngDdw0vZa5.

Maurizio Fugatti (candidato presidente Lega, Progetto Trentino, Agire per il Trentino, Civica trentina, Associazione Fassa, Autonomisti popolari, Forza Italia, Unione di centro, Fratelli d’Italia):

1) I principi dell’autonomia e dell’autogoverno sono al centro di ogni capitolo del programma, che si propone di interpretare le specificità delle diverse zone del Trentino.

2) La burocrazia, che pesa oggi non solo sui lavoratori e le aziende, ma anche sulle famiglie ed il mondo associativo. E l’autonomia.

3) La presenza di stranieri nel nostro paese è un’opportunità solo nel momento in cui questi siano arrivati in modo regolare, si siano integrati nelle nostre comunità parlando la nostra lingua e rispettando la nostra cultura, pagando le tasse e quindi meritando i servizi. Chi arriva e non rispetta le regole non è il benvenuto.

4) Le iniziative pubbliche dovranno guardare al territorio con spirito premiante e non, come fatto finora, per drogare i mercati.

5) I nostri ragazzi devono avere luoghi di aggregazione e di costruzione del proprio futuro. Popoliamo le nostre vallate, i nostri borghi, di spazi per l’istruzione e per la formazione. E per tutto l’arco della vita. E' necessario rivedere i Piani di Studio Provinciali.

6) Non è importante tanto la differenza tra “trentini” e “foresti”, ma tra chi vuole essere trentino e chi no, tra chi rispetta le regole e chi non lo fa.

7) Quello dell’energia: il settore energetico trentino, per gran parte incentrato sullo sviluppo dell’energia idroelettrica non ha finora raggiunto l’auspicabile obiettivo dell’autosufficienza energetica. Lo sviluppo di altre forme di energia, come le biomasse, è ancora indietro.

8) Il nostro programma: www.fugattipresidente.it.

Federico Monegaglia (candidato presidente Riconquistare l’Italia):

1) La nostra idea di Trentino è quella di un Trentino guidato da un'Autonomia costituzionalmente orientata, che si ponga l'obiettivo di creare occupazione stabile e ben retribuita e tenda la mano ai più deboli e agli esclusi. Un Trentino sempre più sostenibile, democratico e partecipato.

2) La sicurezza di un futuro stabile.

3) L'integrazione è un processo lento e pieno di contraddizioni che si infrangono sui più deboli. Il multiculturalismo deve smettere di essere perseguito come un obiettivo.

4) Una riforma della legge elettorale in senso proporzionale appare una prima efficace misura.

5) Il sistema scolastico, anche trentino, è sempre più informato alle esigenze del cosiddetto "mercato": forma consumatori in luogo di cittadini consapevoli. Bisogna tornare ad una scuola informata alle materie umanistiche.

6) Bisogna uscire dal dogma ideologico del rigore di bilancio e garantire i servizi pubblici essenziali a chiunque ne abbia bisogno. Con un forte controllo per verificare che sussistano effettivamente le condizioni.

7) L'ondata delle aziendalizzazioni che ha interessato il Trentino, così come l'Italia, nelle ultime legislature. Gli uffici della pubblica amministrazione sono stati privatizzati, convertiti in S.p.A. controllate esclusivamente dalla giunta.

8) Il nostro programma: www.riconquistarelitalia.it.

Roberto de Laurentis (candidato presidente TRE – Territorialità responsabilità Economia):

1) La nostra è un'idea di Trentino che abbia il coraggio di evolversi.

2) Maggiore sicurezza e stabilizzazione del lavoro.

3) Manca la via di mezzo. A mio modo di vedere è un'opportunità purché vengano rispettate le regole. Ben venga chi ha il diritto, ma diciamo “no” a tutti coloro che diritto non ne hanno.

4) Anche se può sembrare un'utopia, l'auspicio è quello di una classe politica che non pensi agli interessi personali.

5) Tornei a un'impostazione scolastica alla Giovanni Gentile: una scuola che trasmetteva conoscenza e saperi. La scuola deve dare una base di cultura, altrimenti si viaggia sulle nuvole…

6) No, perché se sono rispettate le regole dell'accoglienza e dalla dignità del lavoro, vanno trattati tutti quanti allo stesso modo.

  1. Nessuno ha il coraggio di affrontare il vero tema, ovvero, quello di una macchina pubblica pesante, costosa e inefficiente. Nessuno ha il coraggio di farlo perché quella macchina… vota!

  2. Il nostro programma: www.tre.tn.it.

Ugo Rossi (candidato presidente Partito autonomista trentino tirolese – Patt):

1) Ad un Trentino autonomo, europeo, responsabile, solidale, aperto, competitivo, sostenibile, connesso, sicuro e semplice, capace di esercitare l'autogoverno con competenza, affidabilità e radici profonde, senza padroni. Un Trentino che valorizzi le molteplici vocazioni territoriali e la nostra identità di montagna.

2) La semplificazione amministrativa e il sostegno al lavoro.

3) E' fenomeno che va affrontato con lungimiranza e ragionevolezza, non va né demonizzato né mistificato. Anche le comunità territoriali devono fare la loro parte. L'intera comunità internazionale deve garantire una gestione corretta, adeguata, sollecita e rispettosa dei flussi.

4) Creare alleanze con il mondo scolastico e con le associazioni volte ad alimentare un'etica pubblica caratterizzata da rispetto, senso delle Istituzioni e correttezza. Un ruolo lo hanno anche i partiti politici, che dovrebbero attuare una più attenta selezione della classe dirigente.

5) La formazione è la base su cui costruire una società più giusta, più equa e più rispettosa. Manca la capacità del sistema di aprirsi organicamente ad una nuova concezione di istruzione, che sappia declinare l'insegnamento in maniera innovativa.

6) Non distinguerei tra "trentini" e "foresti", ma parlerei di persone, ovvero di quelle che hanno diritto e di quelle che non hanno diritto. E' giusto e doveroso che alcuni sostegni dipendano anche dal contributo e dal grado di inserimento delle persone all'interno di una comunità.

7) Non si è parlato a sufficienza di quanto siano importanti le condizioni strutturali e istituzionali di contesto per salvaguardare e alimentare la nostra Specialità.

8) Il nostro programma: www.ugorossi.eu.

Giorgio Tonini (candidato presidente Unione per il Trentino, Futura 2018, Partito democratico del Trentino):

1) A un Trentino che fonda la sua autonomia sulla cultura della convivenza tra diversi, proprio come l’Europa. Non a caso la nostra autonomia speciale e l’Unione Europea hanno lo stesso padre, Alcide De Gasperi.

2) Meno burocrazia, più attenzione al futuro dei giovani.

3) Più che altro una necessità, da governare con umanità e serietà.

4) Regole più semplici, per evitare inutili complicazioni agli onesti e di dare alibi ai disonesti.

5) Una vera autonomia, delle scuole e del sistema scolastico, davanti al centralismo provinciale.

6) In linea di principio no. Una modesta soglia di accesso riferita ad una certa anzianità di residenza può essere tuttavia ragionevole, in certi casi.

7) Il rinnovamento della nostra formazione professionale.

8) Il nostro programma: www.giorgiotonini.it.

Ferruccio Chenetti (candidato presidente Moviment Ladin de Fascia):

1) Noi siamo autonomisti per definizione e per gli ideali che ci sostengono, senza nessun apparentamento né a destra né a sinistra.

2) Superare la divisione politica della valle nella sua rappresentanza verso l’esterno. Il timore di diventare una sottoprovincia del lombardo veneto.

3) In val di Fassa lavorano migliaia di persone che provengono da altri paesi in particolare dall’est Europa, molti si sono stabilmente integrati in valle. La richiesta e comunque che ci sia rispetto della nostra storia e identità.

4) Una modifica della legge elettorale che leghi almeno la metà dei consiglieri provinciali al territorio dove vengono eletti e non alle segreterie dei partiti.

5) In una società come quella fassana con un’economia aperta sul piano internazionale occorre credere di più alla scuola plurilingue. In Trentino come in Fassa andrebbe insegnata di più la storia della nostra terra con una visione più mitteleuropea.

6) Un occhio di riguardo va comunque riservato a chi per anni e anni ha costruito la società trentina. Parafrasando la famosa frase non dargli un pesce ma insegnali a pescare, ai “foresti” che vogliono vivere in questa terra va dato un lavoro con il quale possono costruirsi la vera integrazione nella società.

7) L’omologazione al pensiero dominante nella pianura, l’appiattimento e la globalizzazione che cancella ogni peculiarità compresa l’autonomia del Trentino.

8) Il nostro programma: pagina Facebook Moviment Ladin de Fascia.

Antonella Valer (candidata presidente L’altro Trentino a Sinistra, Liberi e uguali):

1) Il Trentino che vogliamo si assume la responsabilità di mitigare il cambiamento climatico, preservare l’ambiente e migliorare la qualità della vita. È accogliente, persegue la piena occupazione e la riconversione ecologica dell’economia.

2) Speranza e un progetto per il futuro. Lavoro dignitoso e non precario, soprattutto per i giovani.

3) Dato di fatto. È già una ricchezza e può diventare un’opportunità, a partire dal riconoscimento che tutte/i abbiamo un’identità plurale. Possiamo vivere insieme e risolvere i nostri comuni problemi.

4) Democrazia diretta e deliberativa. Trasparenza delle istituzioni e partecipazione attiva dei cittadini

5) La valorizzazione e la cura della funzione docente e dei processi di apprendimento. Una modalità orizzontale di prendere le decisioni cruciali La democrazia non si insegna, se non sperimentandola.

6) Ci sono le risorse per dare risposta ai bisogni di tutte/i, perché tutte/i abbiamo pari dignità sociale. Con il “lavoro di cittadinanza”.

7) Il cambiamento climatico e le sfide che pone anche al Trentino.

  1. Il nostro programma: antonellavaler.wordpress.com.

Mauro Ottobre (candidato presidente Autonomia dinamica):

1) Autonomia Dinamica guarda a un Trentino fortemente radicato nella Regione, istituzione che ha bisogno di rilancio. Guarda a un’Europa federale e all’Euregio, miglior espressione di progresso sociale ed economico.

2) Lavoro per tutti per ridare dignità a ciascuno e poi maggiore sensibilità verso il welfare per anziani e persone in difficoltà.

3) Immigrazione e multietnicità sono un’opportunità straordinaria di crescita comune, accompagnatada occupazione per tutti e regole chiare per una convivenza serena.

4) Eleggere in politica persone con uno specchiato passato, che nell’attività professionale hanno sempre dimostrato coerenza ed onestà.

5) Rivalutare la formazione professionale e riconoscere il ruolo insostituibile degli educatori inserendo obbligatoriamente nel corso degli studi la materia del volontariato per educare le giovani generazioni alla solidarietà. Poi, creare la sovrintendenza scolastica per distinguere politica da gestione tecnica.

6) Devono esistere solo persone, alle quali il politico propone la sua visione di sviluppo. Il resto sono sciocchezze pericolose.

7) Il tema della violenza di genere.

8) Il nostro programma: www.autonomiadinamica.it.

Filippo Degasperi (candidato presidente MoVimento 5 stelle):

1) Un Trentino autonomo che sappia individuare percorsi di sviluppo originali e innovativi e smetta di guardare negli specchietti retrovisori. Un Trentino in cui la fiducia nel futuro e qualità sostituiscano incertezza e quantità.

2) Una politica nuova che utilizzi l’Autonomia per tutti e non per gli interessi di pochi e la salute con una qualità purtroppo in caduta libera (basti pensare alle liste d’attesa, ai pronto soccorso, alla chiusura di interi reparti) a causa delle scelte verticistiche di Provincia e APSS e degli errori madornali commessi in vicende come quella del NOT e della Protonterapia.

3) Né uno né l’altro. Si tratta di un fenomeno da governare con fermezza per evitare, da una parte i rigurgiti di intolleranza e dall’altra la costituzione di enclave impegnate nel contrastare i principi su cui si fonda la nostra società.

4) Idee ne abbiamo proposte tante e qualcuna la applichiamo in solitaria: nessuno spazio per corrotti, collusi e corruttori, limite di due mandati, taglio delle indennità, rotazione degli incarichi, sorteggio per le nomine degli organi di controllo.

5) I politici e gli apparati burocratici hanno perso di vista il ruolo della formazione quale strumento di crescita sociale. La scuola trentina tende a riprodurre e a conservare le disuguaglianze esattamente come il modello tedesco a cui qualcuno ha scelto sciaguratamente di riferirsi (canalizzazione precoce, professionalizzazione spinta e formazione duale).

6) Non c’è da distinguere tra trentini e foresti. C’è da distinguere tra chi ha contribuito allo sviluppo del Trentino cui spetta il massimo delle tutele nel momento del bisogno e le cicale che vedono il Trentino come un comodo riparo dove trascorrere molti inverni.

7) L’ambiente è stato il grande assente della XV legislatura e continua a essere utilizzato come il proverbiale specchietto per allodole all’interno della maggior parte dei programmi elettorali. Comodo soprattutto come tappezzeria da esibire o nascondere a seconda degli interlocutori.

8) Il nostro programma: www.filippodegasperi.it, www.trentino5stelle.it.

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