Undici candidati, 22 liste

Undici candidati presidente – proprio come cinque anni prima -, 22 liste, circa 750 candidati: sono i numeri dell’appuntamento elettorale di domenica 21 ottobre. Sono 427.450 gli elettori trentini chiamati alle urne. Di questi, 23.104 risiedono all'estero. Le donne sono 218.530, gli uomini 208.920.

Si vota per eleggere direttamente il Presidente della Provincia autonoma di Trento e i componenti del Consiglio provinciale, organo legislativo della Provincia, che con il Consiglio provinciale di Bolzano eletto nella stessa giornata comporrà il nuovo Consiglio regionale.

Candidati presidente, coalizioni e liste

Sono 3 i candidati presidente appoggiati da una coalizione di più liste: Maurizio Fugatti (Lega, Progetto Trentino, Agire per il Trentino, Civica Trentina, Fassa, Autonomisti Popolari, Forza Italia, Unione di Centro, Fratelli d’Italia), Giorgio Tonini (Unione per il Trentino, Futura 2018, Pd) e Antonella Valer (L’altro Trentino a sinistra, Liberi e uguali). Con il sostegno di una sola lista si presentano Paolo Primon (Popoli Liberi), Filippo Castaldini (Casapound Italia), Federico Monegaglia (Riconquistare l’Italia), Roberto De Laurentis (Tre), Ugo Rossi (Patt), Ferruccio Chenetti (Moviment Ladin de Fascia), Mauro Ottobre (Autonomia Dinamica), Filippo Degasperi (Movimento 5 Stelle).

Nel futuro Consiglio provinciale di Trento siederanno 35 consiglieri. Uno dei 35 seggi è per statuto riservato a un rappresentante ladino (il più votato della lista più votata nel territorio dei Comuni ladini); un seggio è assegnato al presidente della Giunta provinciale: restano da attribuire 33 seggi. La legge elettorale provinciale prevede un premio di maggioranza: comporta che la coalizione del Presidente eletto ottenga almeno 18 seggi (compreso quello del Presidente). Nel caso in cui la lista o le liste collegate al Presidente eletto abbiano ottenuto almeno il 40 per cento dei voti validi, alle stesse sono assegnati 21 seggi (compreso quello del Presidente). I candidati Presidente non eletti sono proclamati consiglieri se le loro liste hanno ottenuto almeno un seggio.

Al voto domenica 21 ottobre

Si vota nella sola giornata di domenica 21 ottobre 2018, dalla conclusione delle operazioni preliminari del seggio, che inizieranno alle 6, fino alle 22. Occorre recarsi nella sezione indicata sulla propria tessera elettorale, con un documento di identificazione (ad esempio la carta di identità).

Chi è ricoverato in ospedale o in casa di cura e chi è detenuto in carcere può chiedere di votare nel luogo di ricovero o di detenzione comunicandolo al sindaco del Comune nelle cui liste elettorali è iscritto entro il 18 ottobre. Chi è affetto da gravi infermità può votare a domicilio (ma deve averlo richiesto entro il primo ottobre scorso).

Per consentire il rilascio della carta d’identità a chi non l’avesse o il rinnovo o il rilascio della tessera elettorale gli uffici comunali competenti rimarranno aperti nei giorni precedenti il voto (per l’orario informarsi nel proprio Comune) e domenica 21 dalle 6 alle 22.

Come si vota

All'elettore è consegnata una sola scheda, che serve per esprimere il voto sia per il candidato Presidente sia per i candidati Consiglieri. La scheda riporta cognome e nome di tutti i candidati Presidente ed i simboli delle liste collegate, ossia delle liste che formano la relativa coalizione.

A fianco di ogni simbolo si trova lo spazio per esprimere i voti di preferenza. Il voto si esprime nei seguenti modi: barrando il simbolo della lista prescelta (il voto va alla lista e al candidato Presidente); barrando il nome del candidato Presidente (il voto va al candidato Presidente indicato); barrando sia il simbolo della lista prescelta, sia il nome del candidato Presidente collegato alla medesima lista (il voto va al candidato Presidente e alla lista).

Occhio alla preferenza di genere

Possono essere espressi anche fino a due voti di preferenza, scrivendo il cognome dei candidati consiglieri accanto al simbolo della lista prescelta. La novità di questa tornata elettorale è la preferenza di genere: chi esprime due voti di preferenza, deve indicare candidati di genere diverso (un uomo e una donna, oppure una donna e un uomo), altrimenti la seconda preferenza è annullata.

Ricordiamo che non si può barrare più di un candidato Presidente, né scrivere il nome del candidato Presidente negli spazi dedicati alle preferenze o, ancora, barrare un candidato Presidente e una lista a lui non collegata. Vietato anche utilizzare una penna invece della matita copiativa fornita al seggio, così come apporre sulla scheda segni o scritte che la rendano riconoscibile.

Per informazioni e aggiornamento sui risultati dopo il voto: www.elezioni.provincia.tn.it.

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