Il Festival si blinda

In tempi di sospetto diffuso, droni, videocamere con antiesplosivo, controlli polizieschi in terra e in mare…

Il 75° Festival del Cinema di Venezia nel suo riassettarsi ad ogni fine agosto (29 agosto – 8 settembre) rivela innovazioni sorprendenti. L’anno scorso le cento sfere in vetro del maestro Seguso, presenti anche questa volta nel loro sfarzoso splendore sulla facciata del Palazzo del Cinema. Quest’anno, in tempi di sospetto diffuso, vigili droni, videocamere con antiesplosivo, controlli polizieschi in terra e in mare, l’ammodernamento delle sale di proiezione, la bellezza della Sala Giardino che si arricchisce con la presenza di due bar lounge degli sponsor, in più lo spazio Lexus sulla terrazza a mare; il Campari che la fa da padrone lungo la strada che porta all’Excelsior; la sala Visconti del parzialmente rinnovato Hotel Des Bains, in cui si espongono le realizzazioni in foto (680 foto stampate, 800 foto a monitor) della Storia del Cinema in Mostra assieme a documenti e materiali dell’Archivio Storico della Biennale.

Gli sceneggiatori anche quest’anno ispirano i registi a scavare nei fondali le attuali calde problematiche del razzismo, gli atti violenti perpetrati sulle donne, i vortici sinistri in cui cadono le vicende politiche, gli scarti della nostra convivenza che si depongono dimenticati nella marginalità. Si vedano ad esempio le scene sanguigne che portano al crudo razzismo nella comunità afro americana del Sud degli USA nel film di Roberto Minervini (in concorso) What you gone do when the wordl’s on fireMonrovia Indiana. Si riflette sugli ideali distorti in Dragged across concret e sul sottile fascino del plagio. Si assisterà alle vicende belliche del Medio Oriente e in Africa, sulle donne in balia di sofferenze e abbandono nella guerra in Siria, alla tratta sessuale nel territorio nigeriano; anche il Western sarà presentato in forma modernizzata.

Un’offerta di pellicole a tutto raggio socio-artistico che soddisferà i più ingordi palati degli appassionati cinefili.

Tutta questa preziosa offerta cinematografica è il frutto delle 3 mila opere selezionate dalle quali si sono scelti 73 lungometraggi distribuiti nel numero di 23 in Concorso e 22 fuori Concorso. Tra questi ultimi, c’è anche il documentario Una casa sulle nuvole, scritto e diretto da Soheila Mohebi, sostenuto da Trentino Film Commission e prodotto da Razi Film House e Exformat Comunicazione Srl – ExformatCasting.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel rispetto delle tragiche vicende di Genova e della Calabria, non celebrerà l’avvio della Mostra, ribadendo però nel suo messaggio l’importanza culturale del festival.

Il tappeto rosso (il red carpet bramato da ogni attore) sarà elettrizzato dalla sfilata quotidiana dei grandi divi dello schermo, tra cui Bradley Cooper, Ryan Gosling, la cantante Lsdy Gaga, Emma Stone, Vanessa Redgrave: in occasione del Leone d’Oro alla carriera all’attrice britannica, giovedì 30 agosto mattina in Sala Casinò si terrà una proiezione speciale a inviti del film The Aspern Papers di Julien Landais. A Venezia sarà anche presentato in anteprima nazionale il 5 settembre alle 10 presso l’Hotel Excelsior (Sala Tropicana 1) il programma della XXI edizione di Religion Today Film Festival “Nuove generazioni”.

Giacomo Botteri

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