Il verde al cinema

Un percorso fra i film raccolti presso la Cinevideoteca della Biblioteca della Provincia e le scene ambientate in alcuni dei più celebri parchi e giardini storici della provincia

Rifugio rassicurante, luogo di pace e contemplazione, ma anche di intrighi, segreti e violenze. Manifestazione di creatività naturale e artificiale, di ordine e disordine che riflettono metaforicamente le ambivalenze e le contraddizioni della natura umana. Il giardino si presenta nelle sue innumerevoli sfaccettature, e nessuna arte meglio del cinema lo utilizza come significativa ambientazione capace di rispecchiare lo stato d’animo dei personaggi o, con funzione simbolica, di richiamare idee o valori. Queste e molte altre sono le Impressioni nel verde suscitate da I giardini al cinema, progetto a cura dell’Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino, Soprintendenza per i beni culturali P.A.T. e Trentino Film Commission, illustrato da Sara Guelmi e da Katia Malatesta nell’incontro svoltosi a Palazzo Roccabruna a Trento l’1 maggio nell’ambito della 66ª edizione del Trento Film Festival.

Al Festival della Montagna, la natura è protagonista negli aspetti più maestosi, ma vi è anche la natura "addomesticata" dei giardini, al centro di un progetto di studio e valorizzazione che procederà con Giardini ritrovati. Spazi e caratteri delle architetture verdi in Trentino, mostra curata dalla Soprintendenza e dal Museo Castello del Buonconsiglio, che sarà inaugurata il 15 giugno al Palazzo delle Albere. Grazie alla collaborazione con Film Commission, vi sarà la possibilità di conoscere aspetti inediti dei giardini storici presenti sul territorio, alcuni dei quali sono stati scelti come set per realizzare film.

"I giardini di interesse storico sono beni culturali tutelati dalla Soprintendenza – ha spiegato Malatesta -, composizioni di architettura la cui sostanza è vegetale, perciò vivente, progettabile, deperibile e se necessario restaurabile. Il loro aspetto dipende dalla tensione tra due poli: l'uomo, architetto del verde che deve rispettare precise regole compositive, e la natura, con i suoi cicli di sviluppo". Il giardino muta nel tempo, e a seconda della luce che, spostandosi, illumina le sue parti, ed è percepito in modo diverso dal visitatore in movimento. Spazio dunque alla passeggiata virtuale tra i "giardini di cellulosa", proposta con la visione di alcuni trailer dei film messi a disposizione dalla Mediateca della Biblioteca della Provincia, e ai molteplici significati simbolici del giardino: "hortus conclusus" separato e protetto da quello che lo circonda, come ne "Il giardino dei Finzi Contini", metafora di terre contese ne "Il giardino dei limoni", del cuore umano in "The secret garden", a indicare il rinascere alla vita di tre bambini solitari, della perdita e della ricerca di se stessi vagando nel labirinto ghiacciato di "The Shining", luogo di piacere e intrighi ne "I misteri del giardino di Compton House". Senza dimenticare la dimensione spirituale del giardino, il cui archetipo è l'Eden, la dimensione delle passioni e dei sensi suggerita dal fascino dell'oasi, il lavoro dei giardinieri e l'arte topiaria di dare forma alle siepi in "Edward mani di forbice".

"Impressioni nel verde" si svolge in contemporanea a En plein air. Book and Garden. Alla scoperta dei giardini storici del Trentino con le illustrazioni di Andrea Serio, progetto a cura di Roberta Opassi che l'Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino sta realizzando in collaborazione con alcune biblioteche del territorio provinciale, unendo alla mostra di libri di illustrazione dedicata ai giardini la valorizzazione dei beni culturali locali, proprio nell'Anno europeo del patrimonio culturale.

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