Correrà, o meglio, volerà anche la farfalla del Trentino nei test ufficiali programmati a Jerez, in Spagna, dal 23 al 25 novembre prossimi, in vista della “FIM Enel MotoE World Cup” che partirà a maggio 2019.

Al nuovo campionato mondiale elettrico voluto da Dorna e sorto sulla scia della Formula E automobilistica parteciperà, infatti, pure il neonato e ambizioso Team Trentino Gresini MotoE, presentato ufficialmente lo scorso 10 ottobre a Palazzo delle Albere.

“La partnership con la Gresini Racing e la MotoE renderà ancora più forte il marchio Trentino, rafforzando l'immagine ecosostenibile (con 15 auto elettriche e ibride ogni 1.000 abitanti, Trento è al primo posto in Italia fra le città capoluogo, ndr) del nostro territorio. Nel quale tutela della biodiversità e sostenibilità sono fattori chiave di sviluppo”, ha sottolineato l'ormai ex presidente della Provincia, Ugo Rossi.

Il Team Trentino Gresini sarà al via con il giovane primo pilota Matteo Ferrari, deciso a ricalcare le orme del fondatore e team manager della scuderia faentina Fausto Gresini, vincitore in carriera di due titoli iridati nella classe 125.

“Saranno cinque gare intense ed eccitanti, sui 10 giri circa, con una velocità che potrà raggiungere i 250 chilometri orari, la potenza dei motori – di 110 kilowatt – garantita dall'inizio alla fine delle competizioni e un valore di coppia di 200 Newton metri”, ha spiegato il 21enne cesenate, nel cui palmarès figurano già un Europeo Minimoto e una corona continentale nella Moto3.

Il calendario della rassegna monomarca, nata dalla collaborazione tra Enel ed Energica Motor Company, il primo costruttore di moto elettriche supersportive del nostro Paese, prevede cinque appuntamenti (trasmessi in diretta da Sky Sport) in occasione dei Gran Premi della MotoGP a benzina: Jerez, Le Mans, Sachsenring, Spielberg e Misano Adriatico, dove peraltro è possibile un doppio round.

“Senza voler togliere nulla al mondo del motociclismo tradizionale, questo verso la sostenibilità anche nelle corse è un momento epocale”, ha chiosato il responsabile francese del progetto Nicolas Goubert.