Il “rito” della Trento-Bondone

Ne ha fatta di strada la “Trento-Bondone” da quando, il 5 luglio 1925, venne disputata la prima edizione, una “gita” cronometrata per undici automobili e sedici motociclette, più due biciclette a motore.

Il prossimo 7 luglio la corsa sarà valida – oltre che come settima tappa del Campionato Italiano Velocità Montagna – anche come settima prova del Campionato Europeo Montagna. Che, neanche a farlo apposta, nella categoria 2 vede attualmente appaiati in testa alla classifica il pilota toscano Simone Faggioli e il driver fiavetano Christian Merli, proprio i favoriti della sessantanovesima cronoscalata da Montevideo a Vason.

Ma più del duello “rusticano” tra Faggioli (a caccia del decimo successo bondonero) e Merli (reduce dalla prima vittoria nella cosiddetta università delle salite) sui 17,3 chilometri e 40 tornanti del percorso, che vedrà al via circa 280 vetture storiche e moderne (una quindicina delle quali scenderà sotto i 10 minuti) ed anche una donna, a entusiasmare gli organizzatori della Scuderia Trentina è sempre il senso di comunità della manifestazione.

“Quella che per cartografi, geologi e geografi è una semplice montagna – alta ma non troppo, vicina alla città ma non troppo, vocata per il turismo ma non troppo – per i trentini è una vera fabbrica di ricordi e di sogni, un luogo che evoca divertimento e spensieratezza”, ha sottolineato lo scorso 18 giugno, durante la presentazione ufficiale nella sede di Trentino Marketing, il vicepresidente Giorgio Sala. “A contribuire, da quasi un secolo, in maniera sostanziosa alla costruzione di questo mito legato al Bondone è certamente anche la cronoscalata automobilistica che ogni anno, all'inizio di luglio, si disputa sulle sue strade. E che ha dato il la a oltre 20 manifestazioni motoristiche in tutta la provincia”.

Il pubblico – con un biglietto unico di 20 euro, utilizzabile anche da due persone diverse, sarà possibile assistere sia alle prove di sabato 6 sia alla gara di domenica 7, ripresa da quattro telecamere in diretta streaming – potrà, a sua volta, contribuire in maniera – si spera – altrettanto sostanziosa al sostegno dell'associazione pinetana contro la fibrosi cistica “Un sogno per vincere”, acquistando un gadget nel paddock allestito nell'ex piazzale Zuffo o effettuando una donazione sull'apposito conto corrente.

Trasmetterà un senso di comunità pure la trentaquattresima “rievocazione storica della Stella alpina”, la gara di regolarità classica in programma dal 28 al 30 giugno sui tracciati più panoramici delle Dolomiti e sui più adrenalinici passi alpini.

L'unico evento italiano a essere entrato nella sezione “Rally of the Year” dei prestigiosi Historic Motoring Awards 2018, i premi Oscar del motorismo storico mondiale, partirà finalmente da piazza Duomo a Trento, dove si concluderà dopo 475 chilometri, 99 prove a cronometro e sei di media.

“Devo ringraziare per questo la disponibilità dell'Amministrazione comunale e della Polizia Municipale, ma un ringraziamento è d'obbligo anche a tutti gli altri Comuni – tra Valle dell'Adige, Valsugana, Val di Fiemme, Val di Fassa e Valle di Cembra – per i quali le circa 70 auto d'epoca passeranno, accolte calorosamente dagli abitanti”, ha detto il presidente della Scuderia Trentina, Fiorenzo Dalmeri, che dal 2017 cura anche questo vero e proprio museo itinerante delle automobili. Provenienti, tra una settimana, da una decina di nazioni, Stati Uniti e Inghilterra comprese.

Non avrà invece valenza internazionale il settimo “Slalom 7 Tornanti” di domenica 4 agosto, su un tracciato di quasi tre chilometri da Sardagna a Candriai.

“Parliamo però di una manifestazione, anch'essa sotto l'egida della Scuderia Trentina, che, negli ultimi anni, ha dato impulso alla velocità in salita fra i birilli, diventando un appuntamento fisso nel calendario triveneto della specialità”, ha spiegato l'ufficiale di gara Gianpaolo Rossi. “Lo 'Slalom 7 Tornanti' utilizza tra l'altro una piccola porzione della 'Trento-Bondone', una delle più amate dai piloti. Essendo inoltre accessibile a molti ragazzi, è propedeutico al motosport”.

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