Trento, come un villaggio olimpico

Dal 10 al 13 ottobre prossimi, la città ospiterà la seconda edizione del Festival dello Sport. Tema della nuova inchiesta giornalistica dal vivo sarà “Il Fenomeno, i Fenomeni”

Sarà “Il Fenomeno, i Fenomeni” il tema della seconda edizione del Festival dello Sport in programma a Trento dal 10 al 13 ottobre prossimi e presentato ufficialmente, martedì scorso, al MUSE.

“Vogliamo ricreare la stessa atmosfera da villaggio olimpico che abbiamo vissuto poco più di tre mesi fa, quella bellissima osmosi tra la gente e i 198 campioni ospitati, insieme per le strade della città tra battute, selfie e autografi”, ha sottolineato il vicedirettore vicario della Gazzetta dello Sport, Gianni Valenti, che è anche direttore scientifico della manifestazione organizzata dalla “Rosea” e da Trentino Marketing, con il patrocinio del CONI e del Comitato Italiano Paralimpico.

L'autunno passato, 115 appuntamenti, in 15 location in meno di un chilometro quadrato, fecero registrare un clamoroso quanto inatteso successo di pubblico, stimato intorno alle 50 mila unità. Con una media di quasi 500 ingressi ad evento (il 97% dei quali sold out) e, in taluni casi, code dalle sei del mattino per accaparrarsi gli ultimi biglietti. Un'affluenza… record, come il motivo dominante della prima edizione.

Anche “Il Fenomeno, i Fenomeni” – ideale fil rouge con il primato – sarà un tema declinato nelle piazze, nelle sale e nei teatri, in ogni sua forma: parlata (attraverso interviste e conversazioni), agonistica (grazie ai camp allestiti in collaborazione con varie Federazioni e associazioni del territorio), culturale (per mezzo di libri e film), tecnologica (con il coinvolgimento del mondo accademico) e medica (tramite workshop).

“Il 'Fenomeno' può essere sia una squadra sia una manifestazione di spessore internazionale a cui tutti vorrebbero assistere, se non addirittura partecipare”, ha spiegato Valenti. “I 'Fenomeni' sono invece quei campioni magari di nicchia, che, seguiti passo passo da un popolo di fedelissimi, meritano di essere raccontati per i valori e la forza capaci di trasmettere”. Valori estensibili alla vita di tutti i giorni.

“Per questo, lo sport va anche praticato e non solo ascoltato”, ha detto Maurizio Rossini, amministratore unico di Trentino Marketing. “Se il Trentino è parte integrante del Festival e non luogo che si limita ad accoglierlo, è infatti merito pure delle tante società sportive locali pronte a mettersi in gioco e a fare sistema”. Lo scorso anno – tra FCI, FSI, FIDAL, FMI, FIP, FISI, FIPAV e FASI – furono 19, più il Liceo “Antonio Rosmini” di Rovereto per conto del Dipartimento istruzione e cultura.

Proprio sull'importanza della partecipazione delle scuole si è espresso l'assessore provinciale all'artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni: “Invito fin d'ora i vari istituti a trovare almeno mezza giornata per portare gli studenti a questo Festival e far capire loro che, senza sport, qualcosa nella vita manca”.

Un aiuto potrebbe già darlo la giornata inaugurale, non più dedicata soltanto alla cerimonia di apertura, ma anche ad alcuni eventi.

Sebbene i nomi dei possibili ospiti siano top-secret (non sono da escludere, tuttavia, ritorni eccellenti), il Festival avrà sicuramente una dimensione più internazionale e ci sarà maggiore spazio per gli “eSports”, gli sport elettronici.

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