Alimentazione e salute, torna “Vivo Vegetariano”

Domenica alla terza edizione del Festival trentino, anche l'incontro con il medico pediatra torinese Luciano Proietti sull'alimentazione vegetariana e vegana nei bambini

Domenica 25 maggio ritorna a Nogaredo, dalle 10 alle 20, la terza edizione del Festival trentino “Vivo Vegetariano”. Un'occasione per scoprire il mondo veg, dialogare con i maggiori esperti del settore e conoscere i prodotti eco e bio proposti da 40 aziende che saranno presenti all'interno della distilleria Marzadro, dove si terrà l'intero evento. Si tratta di un'iniziativa, sottolinea l'organizzatrice Anna Cipriani, aperta a tutti, anche a chi allo “spezzatino” non ci rinuncerà mai: “È solo un modo per entrare in contatto con questo mondo e provare a capirne le ragioni”.

Tra i vari esperti presenti alle 14 ci sarà l'intervento del medico pediatra torinese Luciano Proietti che parlerà di alimentazione vegetariana e vegana nei bambini. “Quando si parla di alimentazione, bisogna partire dall'obiettivo che ci si pone: salute, economia o gratificazione? Perché se il nostro obiettivo è vivere a lungo e bene, la nostra alimentazione non deve essere acidificata”, spiega il dott. Proietti. “Tutte le malattie infatti, dalla tonsillite all'osteoporosi, hanno una base infiammatoria, favorita da un'alimentazione non fisiologica, caratterizzata dalla presenza di proteine animali, diffusa dalle industrie e dalla medicina ufficiale”.

Un discorso, questo, di un'alimentazione, il più possibile priva di proteine animali, che se quarant'anni fa non era neanche immaginabile, oggi sta prendendo piede. Basti pensare solo al programma delle mense trentine che a poco, a poco nel giro degli ultimi anni ha ridotto notevolmente l'utilizzo della carne in cucina, proponendola in media tre volte alla settimana, privilegiando alimenti a base vegetale e facendo entrare nei menù “seitan” e “tofù”, prima poco conosciuti, ma largamente utilizzati nella cucina veg. Ad esempio a Rovereto c'è un asilo, “La Grande Quercia” alle Porte, che, su accettazione del singolo genitore, propone ai piccoli un'alimentazione solo vegetariana e biologica.

Tutti segnali, questi, che la società sta recependo bene, anche se, come spiega Proietti, siamo ancora lontani dallo sradicamento di alcuni miti alimentari come quello del latte vaccino, considerato indispensabile per la crescita del bambino, o quello del formaggio che fa bene per l'osteoporosi.

“L'adulto può scegliere di essere vegetariano o vegano, il bambino invece deve esserlo, soprattutto nei suoi primi anni di vita”, spiega il medico torinese. “Le proteine animali, a parte il latte materno, non sono affatto necessarie e possono creare una serie di infiammazioni che possono favorire l'insorgenza di malattie”, conclude Luciano Proietti. “Sono state fatte alcune ricerche in questo settore, ma sono ancora poche, anche perché sono scarsamente sovvenzionate proprio perché vanno contro quel tipo di alimentazione proposto dall'economia del cibo bello, giusto e buono, ma non sano”.

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